Così com’è nata la posto, chi vuole può accodarsi con il suo *NO*
n.
___
E’ di oggi l’affermazione di Letta, http://www.ilgiornale.it/interni/letta_sacrifici_tutti_lappello_napolitano/25-05-2010/articolo-id=447856-page=0-comments=1, riguarda la manovra per produrre ulteriori sacrifici senza per questo innescare alcuna ripresa, perchè il problema non ha la minuscola ampiezza della visione limitata degli economisti,non si risolve con questo genere di tagli e taglieggiamenti, soprattuto all’educazione, ma ha proporzioni ben più vaste,richiede scelte ben più mirate. Non sarà certo aumentando la produzione di auto che vanno ancora a idrocarburi che si sanerà la situazione attuale. Non è il danaro il problema fondamentale ma la salute del pianeta, in questi tempi, devastato da inquinamenti che non si riesce a tenere sotto controllo e avranno pesanti ripercussioni . Non è solo l’inquinamento da petrolio ma l’ideologia connessa che si deve sanare, si deve cambiare direzione altrimenti sarà impossibile uscire dal vortice. Non quartieri, ma foreste, non acquarium, ma il risanamento degli oceani, ci sarà necessità di biologi più che di ingegneri ed economisti,si devono trovare sistemi per il risanamento della poverissime aree della terra,non si può continuare con l’assillo della fame da un lato e la dispersione delle risorse dall’altro.
f.f.
Scritto da fernirosso Modifica
25 maggio 2010 a 2:02 PM
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Jazz Session:
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non posso che essere d’accordo.
grazie, n.natàlia castaldi
25 maggio 2010 alle 3:29 PM Modifica
Replica -
ormai è da lamento greco,ma si deve uscirne, non si può obbedire a falsi specialisti che continuano a speculare fino all’ultima boccata il respiro degli altri. Devono imparare che quando dicono Mors tua est vita mea stanno sbagliando:devono metterselo bene davanti agli occhi il paradigma è: MORS TUA EST MORS MEA, e questo in qualunque parte ci si trovi. Smantellare la ricerca, lo studio, non significa uscire dai problemi,Il consumo sconsiderato, questo è il fallimentare processo per una bancarotta assicurata, ma ciò che mancherà è vitale per tutti.f
fernirosso
25 maggio 2010 alle 5:59 PM Modifica
Replica-
è così Ferni, esattamente come stai dicendo tu e pensando io. …
ma sono pessimista, non vedo luce …e credo che presto faranno in modo che le poche voci che parlano e dicono, tacciano… gia!
un abbraccio.
n.natàlia castaldi
25 maggio 2010 alle 6:58 PM Modifica
Replica
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ma perchè la gente non si sveglia? Di cosa ha paura?Che cosa ha paura di perdere? NON STA GIA’ PERDENDO IL FUTURO?COMUNQUE A QUANTO PARE SIAMO SOLO NOI DUE SULL’ORLO DEL CAPPIO.CIAO,GRAZIE FERNI
fernirosso
25 maggio 2010 alle 10:07 PM Modifica
Replica-
quanto al congelamento degli stipendi degli statali sarebbe da mettere in confronto con la porposta del ministro delle semplificazioni che semplifica molto il contributo dei ministri dicendo che dovrebbero rinunciare a tre mensilità di stipendio.Ma quante volte pensano di potreci prendere per il sedere?Il congelamento dello stipendio degli statali dal 2009 al 2013 gli garantisce il loro sberleffo?
CONTRATTO STATALI: NESSUN AUMENTO RETRIBUTIVO OLTRE IL 3, 2% –330 MLN A SCUOLE PRIVATE PER 2011-2012
Pubblicato da orizzontedocenti su 25 maggio 2010
Il contratto dei lavoratori pubblici non potra’ prevedere un aumento retributivo superiore al 3,2%.
E’ una delle misure della manovra, secondo quanto illustrato dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti alla Consulta economica del Pdl. In particolare, il riferimento e’ al biennio 2008-2009. Altre misure di risparmio riguardano l’estensione per altri due anni del blocco della limitazione del turn over, e la limitazione di avvalersi da parte delle pa di personale a tempo determianto o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e conitnuativa. (Agi) .
330 MLN A SCUOLE PRIVATE PER 2011-2012
Nuovi finanziamenti anche alla scuola privata paritaria che potra’ contare su 330 milioni per il biennio 2011-2012 (130 milioni il primo anno e 200 il secondo anno). Per la fornitura dei libri di testo gratuiti la manovra stanzia 103 milioni per il 2011 e altrettanti per il 2012. (Asca)PER STATALI E DIRIGENTI STIPENDI CONGELATI FINO A 2013 Fino al 2013, ci sara’ un congelamento degli stipendi degli statali e dei dirigenti: e’ questa, a quanto si apprende, una delle misure della bozza della manovra 2011-2012. Secondo il provvedimento, gli stipendi resteranno cosi’ fermi ai livelli del 2009. La bozza infatti prevede che per il 2010, il 2011, il 2012 e il 2013 i trattamenti dei singoli dipendenti, anche dirigenti, saranno corrisposti ai livelli del 2009. Non solo, ma i redditi dei dirigenti avranno un’ulteriore decurtazione nella parte eccedente i 90 mila euro.
MINISTRI E PARLAMENTARI, TAGLI 10% SOPRA 80MILA EURO Un taglio del 10% agli stipendi di ministri e parlamentari che eccedono la quota di 80 mila euro l’anno. E’ questo, secondo quanto si apprende, una delle misure previste dalla bozza della manovra 2011-2012.ANZIANITA’ 2011, FINESTRA SLITTA A 1/7 2012 I lavoratori che nel 2011 avranno maturato un’anzianita’ contributiva inferiore ai 40 anni e vorranno accedere alla pensione d’anzianita’, andranno a riposo il 1 luglio 2012. E’ una delle misure della bozza della manovra.
fernirosso
25 maggio 2010 alle 10:38 PM Modifica
Replica-
siamo un paese di cerebrolesi, addormentati, sgualciti davanti ai televisori… un lavaggio del cervello obnebulante che dura da 35 anni almeno… i risultati sono questi
un’azione politica iniziata quando neanche si pensava, quando neanche si supponeva e che ha radicalmente sradicato ogni concetto e consapevolezza di diritto e dovere civile da questa itaglietta alla deriva.
due anni fa scrissi “la società muore il giorno in cui smette di avere coscienza del diritto e del dovere, dovere di esercitare il proprio diritto davanti al poetere”
… la società come collettività è morta, senza estrema unzione.
Amen. (nc) -
natàlia castaldi
26 maggio 2010 alle 12:27 AM Modifica
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allora che ognuno si cerchi una tana
e rovesci il capo con la coda
lasci la festa al passato e pensi alla sua rovina
non alzi la voce
mai più non la alzi
e senza più parole
che non sono necessarie
gratti dalla terra fattasi veleno
i pochi semi da inghiottire
ciò che gli basta
ciò che basta per sé solo
e che cadano i giorni muoiano nei tanti segni di croce
in un lungo calvario di analfabeti
dove estate e inverno non saranno che zeri
Non più le stagioni si succederanno
non fiori nè canti nè poesia
ma una sola impietosa spaccata
voragine dentro la bocca del caos
dove sparire
senza più traccia.f.
fernirosso
26 maggio 2010 alle 11:44 AM Modifica
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IN BIANCO E NERO
È inutile come il mattino dopo un sonno senza riposo
rincorrere l’ombra d’un sentiero di cipressi lividi
infilando perline ad una collana spezzata
intorno al collo della negligenza.
Succube di parole morte nella notte senza afa
la fede spezzata in un crocicchio di quesiti
senza attese si deforma
nello specchio di mille maschere di zucchero e sale.
***
– Se la luce è trasparenza a cosa serve questa patina dorata?
***
In bianco e nero amo guardare il vero delle cose
nel grigio smorto delle nebbie
al camminare degli scarponi antinfortunio
detratti a rate dallo stipendio aziendale.
***
Alle cinque cantava la sirena il richiamo delle anime
che evaporavano odori di letto e figli.
La osservavo passare in fretta e sognavo un avvenire
che mi facesse ricordare il suo nome:
ma una mano scrisse una legge, poi perì nel sangue.
***
– Nessuna luce ancóra è degna dei colori del reale
***
Si mischiano le pelli dei sottopagati
nel sudore appeso a mezz’aria dal suolo
senza funi
né ripari.
Cartellini da timbrare con contratto interinale
e domani un nuovo mestiere per bestiario di pretese.
***
La preghiera del padre si disegna agli angoli d’una bocca da sfamare
nei crampi d’uno stomaco vuoto d’amore
che brama leccornie da consumare in fretta
per mondare gli interstizi dei denti dagli avanzi di fragole mature,
lievi come il mulinare del vento per un marinaio nato in camicia
che mille lidi attraversa sempre appeso alla sua rammendata tela
che perde il tempo dalle toppe dei suoi miseri inganni.
ncnatàlia castaldi
26 maggio 2010 alle 11:55 AM Modifica
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-
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c’è gente di cui nessuno dice
lei per esempio
si spacca la schiena
ogni giorno sulle scale della questura
a pulire il fango che gli altri ci depositano
e sono anni che lei gratta e lava
per una paga che è lusso di miseria.
Lei quella mattina
aveva fatto il letto
e come ogni giorno
era uscita
in bicicletta non si era fermata
era andata diretta alla scalata maggiore
aveva appoggiato il manubrio sulla ringhiera e
senza un pensiero s’era tuffata
Più in basso un registro di cemento liscio e lucido
aveva accolta per intero la sua firma di presenza.*
e per ogni costola rotta ti regalo un uccellino che canta
per ogni giorno che non avrai da mangiare un miglio di strada
corri corri fino a perdere il fiato
non è lontana l’ombra dentro cui dimenticarti
che questa vita ha solo pene e le tue piume non bastavano a salvarti*
come può ancora così verde farsi primavera
il naturale scorrere del tempo?
come può chiederci d’essere felici se maturando noi
non avremo altre stagioni se non quella
nera voragine in cui non saremo futuri.
*
ho piantato tutti i suoni della voce
in un piccolo orto
ma gli uccelli
li hanno scambiati per semi o radici
e
non è fiorito più alcun fiore
E’ stato così che dentro il silenzio
ho rimesso il cuore
ma non è uscito altro che una talpa
cieca e sorda e non mi ha riconosciuta
quando sfiorandola le ho scritto il nome sulla schiena. (f.f.) -
fernirosso
26 maggio 2010 alle 12:43 PM Modifica
Replica-
e lei un giorno si è laureata
era partita per acculturarsi al nord
poi è tornata incatenata
dal desiderio di un amoreora lavora in uno di quei bordelli autorizzati
che chiamano call-center
ché in italiano non si saprebbe come definirli
quei luoghi che reclutano anime davanti a uno schermo
con un paio di cuffie strette in cui raccogliere gli insulti della gentelei telefona ai debitori
ha un mandato speciale per contattare
chi non paga le rate ad una società di strozzinaggio ormai legale
telefona e piange in silenzio
a dover minacciare le persone che hanno perso il lavoro
e non possono più pagare
del resto le si fa notare che anche la sua provvigione
dipende da quel cattivo pagatore
e deve urlare come in una guerra di rane contro topi
deve urlare e minacciare perché quel tizio vada a pagare. (nc)
-
-
oltre non vedo nemmeno me stesso
mi sono abituato a scavalcarmi
oltre non c’è nemmeno una lampada da accendere
la mia è una cecità profonda*
sto guardando da giorni le mie rose
hanno iniziato con le spine ad aggrapparsi alla luce
poi di nascosto dagli insetti che già
avevano annusato l’odore della sua carne
aveva messo nodi qua e là
spartendo i boccioli
come se sapesse
dentro quel suo lume vegetale
come sopravvivere
come dare a quei cesari qualcosa e
alla bellezza i petali da sposa.
Non se ne vantava
la rosa in mezzo al mazzo in cui l’avevo colta
ma di profumo m’inondava ridendo
fino a morirne.*
ancora dura la lezione
quando mi affaccio alla finestra
sta inclinato il giorno
fino al pendio della notte e poi
dalle sale dell’alba raggiunge il primato
in un vertice qualunque del cielo
Non c’è retta distanza né steccati recintano
il suo andare
libera a disperdere le ombre nate
dentro la sua conca di silenzio.*
tutto sta
in questo immobile
co(n)dominio di pianeti e piane
stelle impalmate dal labirinto del vuoto.
Noi in queste pietre
polveri tra le altre
una rotazione minima
nella rivoluzione delle galassief.f.
fernirosso
26 maggio 2010 alle 1:47 PM Modifica
Replica -
dentro questa cruna d’ago
magnetico è il mio parlarti e il tuo
ribatte e
ribattezza dentro la bocca
di un grave parlato
quel noi che sembrava disperso.
Sull’agave spinosa
un alfabeto acuto spina
dalle vertebre verità tangibili
l’osso riprende consistenza
il midollo non si duole del suo liquido
e argento dispone per un conio nuovo*
quando alla frana trovarono i nostri corpi
dissero che indossavamo solo un silenzio
sotto gli abiti i necrofori trovarono semi
erano le ultime parole sfuggite al nubifragio
ma non le capirono così le gettarono
dall’aria le raccolse un’ape e il vento le trasferì ancora
più lontano oltre il mare persino oltre l’orizzonte
Si depositarono nel gorgo profondo della notte
e da allora aspettano aspettano ancora
che una nuova creazione le richiami*
La bestia ha spinto il suo muso dentro la mia carne
non avevo fiato per urlare il mio doloreQuando ha piantato le sue zanne fino all’osso
non avevo in me nemmeno un filo di vitaDopo avermi sbranata
fino al bulbo dell’occhionon potei vedere
nemmeno la mia sepoltura.Per scrivere l’assenza qualcuno ha fatto un rigo
e dentro ha messo la mia terra.f.f
-
elina
elina11.wordpress.com26/05/2010 at 5:44 PMASSISI
Ci hanno messi a sedere
sul ciglio della strada
occhi contro occhi
asciutti
anestesia a ore
la televisione fagocita idee
non resta che ammirare
i pochi fiori piantati nell’orto
prima che li congelinoElina Miticocchio
12 risposte a “jazz session (post di natàlia castaldi)”
continuo qui:
non è il buio che mi spaventa
ci sono volute mille aurore per non sapere più cos’è domani
oggi Io vivo, Io graffio, Io bevo
mi hanno insegnato a comprare
mangiare
bere
defecare
ed essere bella
insomma il mio ruolo sociale è produrre merda comprando
cibo cibo cibo
da mangiare e vomitare
ché devo essere sempre snella
lo faccio oggi
domani non mi aspetto altro che ripetere i soliti gesti
mangiare e vomitare
ed essere bella
per il resto ho messo di pensare
*
Ti sei mai chiesta cosa pensano le tue rose?
– dico – questa situazione dev’essere diventata insostenibile anche per loro
mio dio! Hai visto?
Non si può fiorire in pace che arrivano a romperti le palle
bigliettini colorati
Festa della mamma
Festa della donna
San Cretino
-Oh … hai letto di quello che l’ha sgozzata?
Come *chi*?
La Rosa, l’ha sgozzata, dicono che lei l’avesse data al suo direttore
un ex voto alla carriera, funziona così a tutti i livelli
-che ti credi? Sogni?
Oh, lui era in cassintegrazione, dicono che la sua ditta si è trasferita in Cina
-Chissà se lì pensano, le Rose.–
*
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miglio e riso e frumento
di ogni grano ho fatto raccolto
sotto il tetto del mio sopracciglio
il sagrato di un breve intelletto
ma
la pioggia saprà come chiamare i fiori
e questi gli insetti
e poi di seguito gli uccelli
e troveremo silenzi di cui nutrire nuove parole
cammineremo ancora dentro quest’arca delle antiche impronte.
f.f
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Se il problema del debito pubblico fosse causato dalla spesa pubblica La Germania e diversi paesi del Nord-Europa dovrebbero essere in rovina da tempo. Sono infatti paesi che spendono moltissimo per il benessere dei cittadini e per vari ammortizzatori sociali. Quindi sanità, servizi sociali, previdenza, istruzione, cultura non sono la causa. Il sistema di corruzione generalizzato che è la vera struttura del potere costituito italiano, così come di quello greco, è la causa, e si preparano manovre assassine da 25 miliardi di euro a fronte di una evasione fiscale di 200 miliardi di euro!!! Ma il bacino di evasori è bacino elettorale… La manovra italiana sarà simile a quella greca, ma noi narcotizzati italiani reagiremo? Sapremo rinunciare ai sonniferi propinati dalla finta opposizione e dai sindacati maggiordomi di confindustria?
Se il sistema economico vigente è il capitalismo, il pianeta è destinato a morire. Non esistono “correttivi” eco-biologici che possono essere applicati in siffatto sistema, che per sua natura è basato sullo sfruttamento umano e ambientale per l’accumulo di profitti. Il sistema è il problema, da sempre.
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il sistema è stato configurato da persone che si sono proposte e sono state votate. Esistono altre persone ed esistono altre forme di amministrazione. Ricordo che sono state necessarie RIVOLUZIONI E GUERRE, che rincorrevano un obiettivo di comune benessere e di salvaguardia di alcuni patrimoni, quale la vita, e dunque ciò che in essa si configura:la natura.L’ideologia dell’armare e disarmare, taluni paesi e altri no,la corsa all’uranio e tutto ciò che dietro questo potere trova forza nella PAURA,si deve abbandonare come obiettivo da perseguire.Finché ci saranno queste spese, finchè saranno ammessi gli eserciti,questo sarà un problema primario per altre egemonie, non si uscirà dagli schemi del potere gregario e aggregatosi a questo (narcotraffico,malavita, servizi segreti,ricerca militarizzata,farmacologia,sistemi operativi di ogni genere, banche e tutti i giri d’affari in cui questi circuiti si radicano e operano prostituendo al danaro e ad un falso potere gli addetti ). Il marciume deriva dalle fonti da cui si finanzia, questa produce denaro, se poi evadono taluni, sono la puntina dello spillo,il resto è sempre solo sporco capitale che viene riciclato.
Cambiare la classe dirigente significa mettere se stessi davanti alle proprie responsabilità e smettere di asservirsi,smettere di pensare con la logica proposta, quella del consumo, fino a consumare se stessi. Il debito pubblico è elevato perché quel denaro è stato dirottato altrove e gli elementi che avrebbero dovuto goderne si ritrovano al verde.
Un tempo il capitale era dato dall’oro, oggi chi compra i debiti altrui o ha le finanze per appropriarsi di chi quei debiti ha prodotto, o cade.
Un bel trucco è quello del fondo monetario .
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applaudo.
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mi domando dove sono
gli uomini
con le tasche piene
di parole stampate
di banconote illuminate
di verbi nati dall’ira
mi domando come facciano
a raccontare tutte quelle storie
a farcire ogni bugia
di tanta verità intessuta di morte
dove dove stanano la loro codardia
e come la camuffano di quel coraggio
d’imbrattare ogni lucido consiglio
con la loro infame voglia di potere.
Qui le sere si allungano
e scendono
verso la riva dello scoglio
precipitano tutte le voci
si fa silenzio
dove ancora abita la notte.
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questo che appare, in rete qua e là, ma non a tappeto, ma ci sbatteranno la polvere a tutti, riguarda la proposta di OSCURAMENTO E OSCURANTISMO:
http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2010/05/27/la-rete-sfondata/
se nessuno potrà discutere e disapprovare dove starà la libertà di espressione?
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lo so… ma pare che la gente non voglia vedere o sentire….
leggi qui
http://www.guidoscorza.it/?p=1830
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anche qui siamo rimasti in due, no tre, e tutti gli altri che gridavano no per gli altri paesi ora che si gioca in casa è disfatta?Non capisco a cosa serva la parola,forse a rotolarla come le biglie dei bambini.f
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… non siamo un blog *importante*, conta anche quest’aspetto… altrove anche un commento è vetrina ;)
(i folli hanno un grande privilegio: la libertà di parola)
bacio.
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