Sentila, sulla pelle, la grande pioggia. Dalle nubi cariche di roccia polverizzata. Diciassettemila voli cancellati e tutti a terra. La razza umana in competizione, il capitale. Tirannosauri che si ergevano facendo ombra. Noi possiamo morire in un istante, per sempre. Meglio ricominciare a correre giù in strada. Iniziare a sentirsi colpevoli e tremare di pena. Guarda i corsi d'acqua: giullari scendono, sulle rive recando piatti da lavare e roteano, giocolieri funesti, su monocicli e sorridono. Mentre l'uomo, bianca tunica, arrampica lassù, per mille, duemila, tremila anni abbiamo pianto, in pasto ai leoni nell'arena, polvere alle ceneri. E quante pietre abbiamo posto nelle città, e quanti figli morirono immolati sulle rupi. Isacco senza pietà, Giacobbe senza casa, Carmine e Abdul senza un lavoro sulla gru. Belle le strade di Roma piene di meretricio. Vilipendio alla religione di stato, Pierpaolo, troppo petrolio uscito fuori, postumo, in un libro. Correvamo a perdifiato, la gola arsa e strinata, le mani paralizzate, i piedi lacerati dalle roccie. E i tuoi occhi videro un lampo e mefitico, orrendo, un vuoto inghiottito dalla tenebra dei quark. Sembrava solo un gioco all'inizio e fu l'incubo. Conquista dopo conquista la tecnologia d'oggi. Mass-media, i-phone, i-pad, i-pod, fame e lebbra. Una colonna oscura che ci sovrasta: umiliazione. Fermatevi, fermatevi! Smettetela di volare. Bosoni, protoni, neutrini e neutroni: fermi... Sciogliete le membra, per un ultimo tuffo dal cielo. Noi possiamo scendere interi nell'inferno in vita. Lasciate che inizi questa buffa, lenta, apocalisse. Tenetevi stretto, per mano, questo lembo, abbracciati al destino, del nostro tempo. *
__________________________________________________________

Carlo Bagaglia nasce nel 1962, in luglio, a Torino, dove cresce tra le Valli di Lanzo e la collina morenica eporediese. Adolescente difficile, vive la Torino nera degli anni di piombo, con la dilagante delinquenza minorile e si “laurea” sulla strada. Appena maggiorenne comincia a viaggiare l’Italia e i paesi europei limitrofi. Ribelle e refrattario a qualsiasi insegnamento, abbraccia la filosofia della beat generation. In Keruoac e nella scrittura di getto identifica per sé qualche riferimento. Più avanti negli anni, trova un impiego all’Università degli Studi di Torino, quando si è già trasferito fuori città.
Scrive poesie e racconti dall’età di cinque anni, e ancora oggi tiene in vita il fanciullino che è in lui (come suggeriva qualcuno…) senza però ascoltare consigli: per puro divertimento e spirito di sopravvivenza.

13 risposte a “La grande pioggia – Carlo Bagaglia (post di natàlia castaldi)”
Molto particolare.
Versi lunghi stile prosa-fiume, pieni di riferimenti attuali e modernismi d’obbligo intrappolati in una struttura di base ben nascosta che trovo piuttosto classica: un bel mix, bel contrasto (questo stile non sempre riesco ad apprezzarlo: spesso non tutte le poesie scritte in questo modo vengono bene).
Grazie Nat!
"Mi piace""Mi piace"
Carlo è un grande che per scelta ed umiltà innata scrive nell’ombra, senza cercare riflettori.
Ogni tanto mi permetto il lusso di rubargli qualche chicca da portarmi appresso.
lo stimo immensamente.
grazie Lu!
"Mi piace""Mi piace"
Il bello di Poetarum… scoprire autori come Carlo Bagaglia, trovare preghiere così belle al genere umano: “fermatevi, fermatevi! Smettetela di volare”.
grazie Nat
s.
"Mi piace""Mi piace"
grazie Stef!
"Mi piace""Mi piace"
Più contemporaneo di così! E’ vero, si respira proprio la beat generation, quella di chi ha “corso giù in strada”…
Grazie, NAT
"Mi piace""Mi piace"
:) felice ti sia piaciuta!!
"Mi piace""Mi piace"
E’ dalla “strada” che si raccolgono i migliori frutti.
(folgorata. ho un bagliore nello stomaco)
"Mi piace""Mi piace"
Prosa poetica di altissimo livello. Un inchino a Carlo.
"Mi piace""Mi piace"
Ottima,davvero!
"Mi piace""Mi piace"
menbrane
brani di una genesi
che creano big
bang
fatti
di energie celesti
cosmo-
polit(ic)a inarrestabile, inafferrabile
incorruttibile
Basta un soffio e
non siamo più
per terra solo lapilli
e noi
spillati dagli appunti.
Grazie per questa nuova lettura.ferni
"Mi piace""Mi piace"
Drammaticamente asciutto. Molto interessante.
Doris
"Mi piace""Mi piace"
un bella e intensa lettura di un autore che non conoscevo…
grazie nat!
"Mi piace""Mi piace"
iniziare a sentirsi colpevoli e tremare di pena.
bellissima.
poesia.
un getto fortissimo e vivo di verità.
grazie:)
"Mi piace""Mi piace"