-
Francesca Marzia Esposito – Particelle blu
Continua a leggere: Francesca Marzia Esposito – Particelle bluPARTICELLE BLU I piedi si fermarono puntuali a metà banchina. Si sedette, stiracchiò le gambe, controllò le punte delle scarpe, erano in ordine. Qualcuno attraversò il suo campo visivo poi diventò un profilo sfocato nella distanza. Seguì i tondini di gomma nera che lastricavano la metro senza giorno né notte, ritrovò il distributore di merendine.…
-
Rosario Palazzolo – Una specie di
Continua a leggere: Rosario Palazzolo – Una specie diRosario Palazzolo Una specie di La stanza è una stanza che non c’è nessuno. La porta bianca è aperta e io mi infilo col passo bello svelto, sparato, senza tanta paura. C’è la càscia. Ci sono le sedie. Il tavolino con la radio e il telefono. Basta. La radio fa una musica, la solita…
-
Giovanna Zulian – Natale
Continua a leggere: Giovanna Zulian – NataleNatale è svegliarsi e ricordare che hai abbassato la saracinesca. La saracinesca è chiusa oggi, nessuno ti aspetta, nessuno ti parla per il primo giorno da sei mesi. Oggi è silenzio, non odi i dolori del parto di chi doveva nascere, non odi i chiacchiericci isterici e frettolosi di prima mattina al bar, non devi sorridere a nessuno,…
-
Anna Maria Carpi – Un padre naturale
Continua a leggere: Anna Maria Carpi – Un padre naturaleUn padre naturale Un incipit Non prenderlo. Il cucciolo, bianco con dei puntini neri sulle orecchie, da un probabile ascendente dalmata, apparteneva a quelli della pensione del piano di sotto, che lo lasciavano spesso per strada o per le scale, tanto che lui si era accodato a Paola e quando rimaneva solo veniva a piangere…