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I poeti della domenica #213: Mario Socrate, Per due voci
Continua a leggere: I poeti della domenica #213: Mario Socrate, Per due vociPer due voci E sia. Tiresia ha chiuse le persiane. Dalle notti fallaci e reticenti – quei cieli pieni d’astri e così spenti – torna a salde ombre pomeridiane. Tocca ad altri affacciarsi: a queste umane nostre nature doppie e divergenti fiutando venti siderei e eventi. Alziamo allora il nostro sguardo da cane agli abissi…
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proSabato: Luigi Malerba, La scoperta dell’alfabeto
Continua a leggere: proSabato: Luigi Malerba, La scoperta dell’alfabetoLuigi Malerba, La scoperta dell’alfabeto Al tramonto Ambanelli smetteva di lavorare e andava a sedersi davanti a casa con il figlio del padrone perché voleva imparare a leggere e scrivere. “Cominciamo dall’alfabeto”, disse il ragazzo che aveva undici anni. “Cominciamo dall’alfabeto”. “Prima di tutto c’è A”. “A”, disse paziente Ambanelli. “Poi c’è B”. “Perché prima…
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I poeti della domenica #211: Nicola Moscardelli, La luna
Continua a leggere: I poeti della domenica #211: Nicola Moscardelli, La lunaLa luna La luna è di cristallo questa sera; passeggia a piedi nudi sulla rena. Pare un tuo sguardo rimasto nell’aria, impallidito per la lontananza, il tuo sguardo che colora dove tocca ed appanna gli specchi come un soffio d’argento che ravviva le parole sulla mia bocca spenta. La luna si vela, s’allontana: ci sono…
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I poeti della domenica #208: Isa Miranda, Ricordo
Continua a leggere: I poeti della domenica #208: Isa Miranda, RicordoRICORDO Piove. In un angolo della stanza vorrei tu fossi con me seduto. Con angeli e fiori di carta per ricordare l’infanzia vorrei con te giuocare. Di te che m’insegnasti la prima bugia più non ricordo il volto, più non ricordo la voce. Per quei giorni dalle ignote speranze per quelle notti cieche d’ogni sogno…
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I poeti della domenica #207: Giancarlo Majorino, Stanno qui, per molte anse…
Continua a leggere: I poeti della domenica #207: Giancarlo Majorino, Stanno qui, per molte anse…Stanno qui, per molte anse, in isole minime, note o ignote, frammezzo a nuvole, le opere, i velieri carbonizzati, da vegetazione coperti, entro la quale puoi scorgere la punta del maestro alberto, antenne quasi quasi d’una remota televisione; o nel moto lunare puoi udire oltre la marea stridere il legno non più da corde…
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proSabato: Aldo Buzzi, Spaghetti stracotti al ragù
Continua a leggere: proSabato: Aldo Buzzi, Spaghetti stracotti al ragùSpaghetti stracotti al ragù Quando ero piccolo, i denti d’oro, gli occhiali, la pancia mi sembravano segni di importanza, di bellezza. Al posto della pancia degli adulti avevo un buco, simbolo del fatto che non contavo niente, non avevo peso, autorità. Alla una i primi bagnanti cominciavano a avviarsi verso la pensione. L’uomo con…
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Audre Lorde, da ‘La poesia non è un lusso’
Continua a leggere: Audre Lorde, da ‘La poesia non è un lusso’Io qui parlo di poesia intesa come un distillato rivelatore d’esperienza, non dello sterile gioco di parole a cui troppo spesso i padri bianchi hanno ridotto, distorcendone il senso, il termine poesia – allo scopo di mascherare un disperato desiderio di immaginazione senza visione. Per le donne, quindi, la poesia non è un lusso. È…
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proSabato: Dino Buzzati, Lo scarafaggio
Continua a leggere: proSabato: Dino Buzzati, Lo scarafaggioDino Buzzati, Lo scarafaggio Rincasato tardi, schiacciai uno scarafaggio che in corridoio mi fuggiva tra i piedi (resta là nero sulla piastrella) poi entrai nella camera. Lei dormiva. Accanto mi coricai, spensi la luce, dalla finestra aperta vedevo un pezzo di muro e di cielo. Era caldo, non riuscivo a dormire, vecchie storie rinascevano dentro…
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I poeti della domenica #204: Piero Jahier, Silenzio
Continua a leggere: I poeti della domenica #204: Piero Jahier, SilenzioSilenzio Tutto il giorno questo scansarsi reverente tutto il giorno questi lunghi saluti: tre passi prima la mano alla visiera, quattro passi lungo lo sguardo fitto in cuore. E chi sono io, superiore? Questi saluti chi li ha meritati? Ma la sera, giornata finita, traversando i cortili annerati son io che sull’attenti, rigido, la mano…
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I poeti della domenica #203: Mario Tobino, Davo noia a tutti
Continua a leggere: I poeti della domenica #203: Mario Tobino, Davo noia a tuttiEro fiero, ero cupo, davo noia a tutti, il mio pensiero strozzava calando giudizi, e nominavo invano il nome di Dio. E ora guardo con malinconia la bellezza che fugge. © in Due epigrammi in «La Fiera Letteraria», Anno IV, n. 14, 3 aprile 1949.