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Bering (dove al poeta si chiede di fare la guardia al solito bidone di benzina) per Roberto Roversi . È facile stancarsi dopo anni ed anni, sempre qualcosa di nuovo, ma sempre taiga o ghiaccio e grigia tundra, qualcosa da trovare un po’ più avanti: nuovi nomi per tutte le cose. Si passa il mare,…
“Non ho sentito Gheddafi. La situazione è in evoluzione, quindi non mi permetto di disturbare nessuno” No, non è fantascienza, sono le parole del Cavaliere che, invitato a prendere posizione in merito alle repressione delle rivolte in Libia, preferisce non disturbare il Colonnello. In effetti, la preoccupazione del nostro Governo pare concentrarsi sul monito che da Tripoli…
È Natale . Il clima di festa ci ha separati. La mamma in visone contempla ceramiche e vasi di vetro smaltati. Altrove mio padre rimira cravatte sgargianti. . È stato un momento, uno dei tanti, un attimo afflitto distratto. Mi sono fermato davanti all’orsetto più candido e bianco di tutta la Standa. . Aveva quegli…
Potevamo stupirti con effetti speciali, trik trak e bombe a mano… ma abbiamo preferito farti i nostri migliori auguri con le tue parole e la musica di Rosario. Aguri, Effeffe, per i tuoi sogni. ____ Lettera alla Zarina, testo di Francesco Forlani, musica e voce di Rosario Tedesco
Luigi Bernardi – Niente da capire – ed. Perdisa Pop – 2011 “Raccontami com’è andata” chiede. “Dall’inizio”. “Volevo solo il sale”, dice Julia. Grazie. La recensione, a “Niente da capire” di Luigi Bernardi, per quello che mi riguarda potrebbe finire qui. Perché quando alla fine di un libro si ha voglia di ringraziare l’autore, non resta…
Afgana Vedo, va l’alba a morire in un tramonto straniero straniante progetto di singhiozzi e lacrime. Il verde il bianco il rosso non rendono pelle questo legno freddo, questo clamore succedaneo d’affetto al petto giunge come saluto di cecchino – BANG – In capo d’anno la mano, la tua mano, ha smarrito le iniziali della…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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