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Solo 1500 33 – (E)Scatologia sismica (Procurato allarme con fotografo) Ore 16,00, in ufficio, l’ultimo venerdì di gennaio. La scrivania riprende a tremare, pochi secondi, mi pare una cosa blanda, epicentro lontano, nulla da temere. “Si è verificata una situazione imprevista per la quale occorre evacuare l’edificio”. Ma come? Ma no, non è nulla, tanto…
5 METRI IN LINEA D’ARIA di Maddalena Lotter Tra le sette e le otto della mattina l’unico senso completamente funzionante è l’udito. I primi suoni sono le voci arrochite dei famigliari mentre preparano la colazione in cucina e si scambiano le frasi di inizio giornata («a che ora sci?» «ci vediamo a pranzo?» «quali…
Wislawa Szymborska non era una poetessa italiana. Se questa affermazione può sembrare scontata, visto l’eccesso di consonanti del suo nome, non lo è più all’interno di un discorso strettamente letterario. Quando venne a Pisa qualche anno fa, invitata dalla Normale, non avevo mai letto nulla di suo, la grande popolarità e la presenza invasiva nelle…
Dentro la tasca di un qualunque mattino Dentro la tasca di un qualunque mattino dentro la tasca ti porterei nel fazzoletto di cotone e profumo nel fazzoletto ti nasconderei dentro la tasca di un qualunque mattino dentro la tasca ti nasconderei e con la mano, che non veda nessuno, e con la mano ti accarezzerei…
Una forgia e una falce Un minuto fa avevo le finestre aperte e c’era il sole. Tiepide brezze attraversavano la stanza. (L’ho scritto anche in una lettera.) Poi, sotto i miei occhi, si è fatto buio. Il mare ha cominciato a incresparsi e le barche da diporto che erano a pesca hanno virato e sono…
Con la poesia curo la mia malattia. Con la poesia curi la mia malattia. Con la tua poesia Cur(av)o la mia malattia. A Sara. La bambina che eri la donna che sei, giocano davanti allo stesso specchio, deformano corpo e paure indossando maschere nuove. La bambina che eri la donna che sei, stanno al…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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