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(Intervista realizzata tra il 10 e il 20 agosto nonostante il caldo) *** Ciao Lello, comincio con tre piccole domande di servizio. Lo sapevi che in zona Pescheria a Treviso i cani non possono passare nemmeno col guinzaglio? No, caro Gianni, non ne sapevo nulla e comunque vedo che i cani passano e spassano dove…
Nel carteggio tra Paul Celan e Ilana Shmueli, la poesia 19, datata 20 gennaio 1970, accompagna la lettera spedita da Paul a Ilana il 22 gennaio 1970. Ilana si trova in quei giorni a Ginevra. Gedicht 19 Längst hat uns das Fremde im Netz, die Vergänglichkeit keimt ratlos durch uns hindurch, zähl meinen Puls,…
forse un giorno mio figlio racconterà a mio nipote che il nonno era comunista e questa frase acquisterà un sapore assurdo come se mi avessero detto che il mio bisnonno era giacobino e regicida comunque io non ho fatto che scrivere versi ho messo carta davanti alla belva e quando scrissi una lunga poesia per…
Da Dei settantaquattro modi di chiamarti”, Raffaelli editore, 2012 (pubblicazione Premio ClanDestino) Primo. Cielo indiviso, cielo nevicato all’improvviso Terzo. Mani di bandiere nell’aria e nella nebbia Quattordicesimo. La notte più lunga passata con te – giro di rotte e di pianeti Ventiduesimo. Quando arriva mattina, biglia nella mano. Quand’è notte, biglia persa nell’oscurità…
poesiafestival 12 “assonanze” Sabato 29 settembre ore 16.00 Cortile della rocca Spilamberto (MO) Letteratura Necessaria – Esistenze e Resistenze Azione N° 21 Il Baratto Libera veicolazione di parentele elettive e letterarie su progetto e concertazione di Enzo Campi Luca Ariano, Vincenzo Bagnoli, Giorgio Bonacini, Enzo Campi, Patrizia Dughero, Loredana Magazzeni, Silvia Molesini, Jacopo Ninni, Simone…
Una delle più famose foto in bianco e nero di sempre è quella intitolata Pranzo in cima a un grattacielo (Lunch atop a Skyscraper): è del ’32 e l’autore si chiamava Charles Clyde Ebbets. Il quotidiano Repubblica ci ricordava qualche giorno fa, il 20 settembre, che quella foto compiva 80 anni. L’edificio in questione allora Rca…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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