………….C’è una sete terrifuga, uno spessore in corpo,
come se Sisifo rotolasse la terra.
Allora l’aria si è fatta acqua e i cieli,
scrollandosi il cemento, hanno liberato pesce in scatola.
Sopra le nostre teste guizzano sardine
e tubi di produzione incidono comete.
C’è alta marea, domani capovolta sul suo asse
la terra incontrerà di nuovo il sole.
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*
L’uomo del futuro
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Il corpo ha lamine e animelle.
A ben vederlo è una cassa a percussioni
dove rimbalza l’eco del silenzio,
è il moto di elettroni
in cellule a vapore.
Quando è in casa,
è il respiro binario
o il rantolo degli alimentatori,
sente perfino gli ultrasuoni
dei LED alla loro estinzione.
È dentro già da un secolo
al vuoto l’uomo del futuro.
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*
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Il vento spazza la luce che è intorno ai pozzi.
L’alito condensa in silenzio di vita
sotto il deserto, dove i nomadi
raschiano l’umido con mani e coltello.
Non lontano i tecnici drillano al suolo con asta e trivella,
il pozzo è spento, gli insetti avanzano, le mani
sono all’esterno, aspettano la scoperta di un liquido denso.
I nomadi vengono da molto lontano,
i tecnici vengono per conto di molto lontano.
I nomadi pensano: i pozzi vomitano strane sostanze,
i pozzi d’altri non hanno acqua, ma incendio.
Vedono un liquame greggio.
I nomadi assalgono con lama e vento
e sgozzano i tecnici nel traum del deserto.
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*
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Dialogo dei detriti
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Lattina: vedi come si scioglie in oscure lastre
………….tocca l’asfalto e s’immerge
Sigaretta: quando non c’era elettricità era più chiara,
…………….ci spegneva o ci
…………….rifletteva
Lattina: vi teneva compagnia, ma ora vedi
………….come scompare tra i fumi,
………….ora si scioglie
………….viene verso di noi
………….sento che m’ossido
………….ora viene e ci mangia
………….con la sua bocca di cristallo
Sigaretta: s’è fatto scuro. O s’è spenta
……………o siamo dentro
Lattina: dentro la neve?
Sigaretta: nella gola della luna.
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Elisa Alicudi (1980) collabora alle attività del gruppo sparajurij e alle sue propaggini editoriali, come la rivista letteraria Atti impuri (sia off che on www.attimpuri.it) e la collana Maledizioni per l’editore No Reply. Partecipa a letture in giro per l’Italia. Sue poesie sono apparse in alcuni blog letterari. È traduttrice dal russo. Progetto in corso: traduzione di poeti moscoviti contemporanei.

4 risposte a “Nati negli anni ’80 – Elisa Alicudi”
Un vero magma, questa poesia. Mi ha sorpresa, per i flash rapidissimi, gli oggetti parlanti, gli scenari fra urbani e desertici, infine per il lessico che mi sembra fresco, inedito. Complimenti all’autrice, e grazie a Valentina De Lisi per aver pubblicato qui questi versi.
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Grazie Fiorella, mi ha fatto molto piacere leggere il tuo commento.
Elisa
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testi che sono piaciuti anche a me, conoscevo Elisa solo di nome (cognome a parte che mi ricorda straordinari tramonti, vabbè) ora la conosco anche di fatto, spero di leggere altre sue poesie presto.
gianni montieri
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Brava Elisa.
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