.
m’ingravido

una notte d’abisso
nel punto riflesso
né veste d’acciaio
[to be to be]
logorando pastelli
di fumo e volto pallido
.
si amano cartefragili
nei fragili morsi
tremori imbruniti
ed è se no pieno
se fragile sfiora
una notte d’abisso
Maria Grazia Galatà 10.2010

6 risposte a “m’ingravido – foto e testo di MG Galatà”
mi piace sentire questa scrittura come abitare una notte con addosso un vestito
potrei abitare “la gravidanza” sconosciuta, sì posso “ingravidarmi” di un fiore fragile e sentirne
il tocco che sfiora
mi scuso con Maria Grazia se ho letto a modo mio
Elina
"Mi piace""Mi piace"
Non devi scusarti Elina , sei molto sensibile e ti stimo.
E ti ringrazio per avermi letta così
"Mi piace""Mi piace"
Ho tirato fuori tutte le componenti femminili dentro di me, ho chiesto, ho cercato, infine ho capito che non era necessario, che ciò di cui avevo bisogno era sedermi accanto a te su quella staccionata che segna il confine tra la scrittura e la tua scrittura, che bisognava essere profondamente homo per entrarci dentro, né femmina né maschio.
E sono andato tra un dolore ed una magia di quelle che allargano gli spazi interni comprendendo notti d’abisso nella circoncisione dell’intera veste.
Questa la chiamo grandezza!
"Mi piace""Mi piace"
Ti ringrazio Sebastiano per il commento che apprezzo molto perchè anima sensibile
I miei testi sono accompagnati dalla mie fotografie
solo due hanno altri nomi .Uno è Roiter e l’altro Spatafora
"Mi piace""Mi piace"
Mi piacciono i tuoi versi perchè non si piegano all’ovvietà, e ti ringrazio: incoraggiano nuovo dire e sentire.
clelia
"Mi piace""Mi piace"
Grazie di cuore Clelia
"Mi piace""Mi piace"