lungo la strada
distorta
a tratti obliqua distrutta
poi chiodi di ruggine
chiudono
cose case casse
nel fluire svilito
subito subito
prima del dopo
dopotutto
prima che sia goccia
che ghiaccia
sull’osso sunto
all’untore
e notte di tutte le notti
né respiro
SI TACCIA
Maria Grazia Galatà 8.2010
8 risposte a “Lungo la strada”
bello il “si taccia”
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ha il rigore emotivo del quale ora ho bisogno.Un arcobaleno monocromatico senza redenzione che non sorge ora,ma “prima del dopo..dopotutto”..
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deboli braccia che si cercano e che incontrandosi divengono forti. La forza maggiore, la vera forza è riconoscere il proprio limite e “debolezza”. Non si è mai davvero soli in questo mondo.
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avverto dalle tue parole una grande sofferenza e un gran bisogno di braccia forti che ti avvolgano e soddisfino i TUOI bisogni…ti auguro di trovare ciò che è meglio per te.
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Attendo altri commenti
Grazie ,intanto, a voi
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è una strada di parole, che parole si fanno passi a sapersi e a sapere il passo dopo, suggerendo, loro, la via.
e nella ” notte di tutte le notti ” tengo quella che mi sento e ch’è vicina. Non come dite.
brava.
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il testo ha un ritmo preciso, come se il percorso fosse tutto “mentale”
sì una bella scrittura
grazie
Elina
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Grazie Elina , grazie Romeo
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