– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 11 Maggio 2010 da anna salvini
Marzo ha giornate buone per specchiarsi
all’ombra di un castagno, spostare la nebbia
con un cenno, il volo d’una gazza.
Osservo con quanta naturalezza cambia
la stagione, mi segno il petto senza sapere
se questo è il momento giusto
m’immedesimo col fango e non sento
che il battito di mille animali attraversarmi
piano, un dilagare verde che s’incarna
potrei scrivere – ma non lo faccio ora? –
delle mie malattie, l’emorragia dell’alba
che mi lasciava bianca quando il giorno
illuminava la degenza
e il taglio sui fogli, immacolati, ritornati
in vita per ogni parola strappata alla bestia
che divorava il mio letargo
del fuoco che ha piagato l’erba
e di noi
che non sappiamo ancora
quando ci siamo persi.
Categoria: poesiaTag: anna salvini, poesia
Il presente blog collettivo non è da ritenersi testata giornalistica, fondando la sua attività solo sulla libertà d’espressione creativa, che da sempre ha animato il progredire del pensiero universale.
Molto bella, Anna, densa di immagini evocative…
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è da brividi. non riesco a commentarla. taglia, è bella, molto.
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è un testo profondamente vero, frutto di tagli
leggo una “rinascita” nell’origine “m’immedesimo col fango”
grazie infinite Anna
Elina
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sono io che ringrazio voi per l’attenzione e la cura, la condivisione e l’empatia.
ultimamente la scrittura è, per me, taglio e rinascita; esco spossata da quasi ogni cosa che scrivo…
un caro abbraccio :-)
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un’incisione artigiana, per meglio definirla.
grazie ancora, Anna.
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