…ma le detta parola?- f.f.

Alexander Daniloff – entrata nel regno dei morti

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m a l e detta parola
mon(a)ca p o e s i a   fatta di fiato
parola amministrata dentro un cart(ell)one di disegni
parola somma senza calcolo astenuta estenuata parlamentare parola
impiastricciata gitante parola gigante
malgovernata tabulata infuriata parola che s’inturbina si staglia s’impenna
si strimpella dentro le orecchie bacheche
di chicchesia prova letta
allettata parola bis-bis-bigliata bi- lingua parola (s)bocc(iat)a
sfoderata ai quattro sensi nel palatino
del cucca e magna et imperat.
Parola inzaccherata truffata truffatrice camuffata da fattrice
intruppata e letta parola
in palchi falcoscenici dell’io
avviluppato in spira(to) dire e ire
nutrire ciò che nessuno vede: la fabbrica continua di una lurida guerra.
P(a)role di parole
parola per parola incanalate incancrenite parole
nella gola di una smania senza giusta giustizia
giustiziata parola da commercio
tetta culo e ficca nel retto
monumento aggiustato da un p i c c o n e ll’ a u d i t e l ‘ uffizio santo
e sacrificale del legare in un solo visibile l’ incrocio laterale
in-patto l’ori-fizio arti-colato artefice di un orto papabile
nelle gonadi di un cuore artificiale
cuore senza più cure né spessore o suono
spesso rateizzato cuore dell’inganno
tableaux del culto di ciò che sta dietro
molto dietro il dietro di ogni uomo.

11 risposte a “…ma le detta parola?- f.f.”

    • verso da un lato e dall’altro…lato anch’esso dello stesso senza trovare direzione altra se non in quel dentro che è fuori da ogni altro l(u)ogo.
      Ciao Giovanni,f

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    • non tanto alla parola, ma a chi di parola fa uso sconsiderato, pensando che veicoli potere,possesso,piacere,verità.
      f

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      • Approfitto di questo ultimo commento per depositare i saluti. La parola si è fatta amara,non ho più intenzione di farne consumo. Grazie a tutti.f

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    • se ti riferisci all’uso quotidiano della parola-podestà, spodestata della sua più intima natura allora penso di condividere e non aggiungo nemmeno altro perchè ognuna di queste parole, ogni commentaria è inutile, nulla dicono tutte, ma proprio tutte le parole se non altro da ciò che vorrebbero impugnare. Aprono la porta sui morti.f

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  1. Con cosa abbiamo spodestato almeno 7oo/8oo parole che si riferiscono ai più svariati oggetti.A che pro tenerle nel dizionario,intanto nessuno le vorrà mai imparare.Sono parole morte.Grazie per la replica f.f.
    Ren

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  2. Una certa sfiducia nella parola che condivido a prescindere, che c’è, esiste anche nella pronuncia con le migliori intenzioni. Ciò che mi sembrava una sprezzante ironia, vedo che in realtà rappresenta qualcos’altro molto meno ironico. Una sfiducia reale che appartiene a chi le parole le prende troppo sul serio, forse.

    Luigi

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  3. non abbiamo molto su cui fare riferimento. Gli uomini non hanno nulla su cui poggiare la loro esistenza, un nulla della natura, a cui essi appartengono, un nulla del cielo di cui pure fanno parte e puff, non resta nemmeno un segnetto, non tanto le parole che ha disperso ai quattro venti con-vinto che fossero domini.Un domino, ecco, questo è il gioco a cui ancora oggi si rifà l’uomo, in una società che usa le parole al pari delle zecche.
    Se avessero terra dentro, le parole, se avessero acqua, sole, vento, allora anche l’uomo potrebbe disporre di molti luoghi in cui trovare vita, non solo magnificente fanta-sia.f

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