In-certi giorni grigi
basterebbe un cenno, amputare
con la pietà dei miti quando il corpo
trema nelle tagliole
sacrificare una gamba o un braccio
separarsi e strisciare con le nocche
un ginocchio, il gomito puntato come una stampella
tirarsi fuori dai denti acuminati, la voce
strappata a piccoli morsi.
E ti chiedi come funzionerà il nuovo passo,
la schiena nel movimento che bilancia
milligrammi, come sarà
riprendersi la vita, ad ogni costo, perchè
si è troppo stanchi di morire. Basterà un profilo,
una nuova altezza da cui osservare
il mondo, commuoversi dentro le cose
che ti vengono incontro.

4 risposte a “separAzione”
Lasciare indietro pezzi di sé, pur di andare avanti…
ci vuole coraggio. Ma la vita urge e chiama…
bella
;-)
"Mi piace""Mi piace"
“commuoversi dentro le cose” imparando equilibrismi su un arto per sentirne ogni muscolo ed ogni stiramento di dolore, fino a coglierne il significato, l’essenza, il senso o, forse, solo una “MotivAzione” per vivere, per spezzare quel “non vivere” quotidiano fatto di inerzia e ritmi scanditi da un tempo non scelto.
SeparAzione e/o RiappropriAzione.
grazie Anna!
"Mi piace""Mi piace"
il morso che conserva le cose, il sapore e tutto il misto di sensazioni.
"Mi piace""Mi piace"
grazie a tutti per il vostro prezioso passaggio :)
e grazie a Natàlia per le sue osservAzioni ;) e quella motivAzione colta così bene…
un caro abbraccio a voi
"Mi piace""Mi piace"