Sempre è commovente il tramonto
per indigente o sgargiante che sia,
ma più commovente ancora
è quel brillìo disperato e finale
che arrugginisce la pianura
quando il sole ultimo si è sprofondato.
Ci duole sostenere quella luce tesa e diversa,
quella allucinazione che impone allo spazio
l’unanime paura dell’ombra
e che cessa di colpo
quando notiamo la sua falsità,
come cessano i sogni
quando sappiamo di sognare.

3 risposte a “Afterglow (Jorge Luis Borges)”
Una delle mie poesie preferite…
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e se la luce muore
cosa la reinnesta in altre
piccole braci
luci meno che fiammette
nate in un caso del giorno
morto senza lottare nella casa dell’oscurità
notturna declinazione di qualcosa
àncora
senza un nome proprio.
Grazie per Borges, uno tra i preferiti. ferni
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grazie per la proposta Antonella
vedo che ha aperto altre vie
elina
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