Contusione [Sylvia Plath]

Colore inonda la macchia, porpora cupo.
Tutto slavato è il resto del corpo,
ha colore di perla.

In un anfratto di rupe
risucchia il mare ossessivamente,
un solo vuoto è perno di tutto il mare.

Non più grande che una mosca
il marchio funesto
striscia già per il muro.

Il cuore si chiude,
il mare cala,
gli specchi sono schermati.

* photos by Ragno000

Una replica a “Contusione [Sylvia Plath]”

  1. il dolore lascia “contusi” e forse bisogna abbandonarsi alle sue ferite perenni
    un testo denso, tragico accompagnato ad un’immagine “forte”, pienamente drammatica

    grazie per la proposta

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