
“Mi chiamo Eva,
io,
al cospetto della luna
ora
nel momento d’un secondo passato…
a baciarti tra le foglie
mi ritrovo addosso profumo
intenso di stagione
nell’intarsio delle note
a cui chiedo di portarmi a spasso
nell’oro del tempo
si abita in risposta
d’un non-sense
per la parola
“esistenza”…
(e non è altro che fuggitiva bocca
su cui porgere le mie guance
nell’infinitesima pausa)
mentre tutto scorre
nel vertice d’un altezza
a cui mi sto abbandonando
senza tregua.”

4 risposte a “Eva – di Gloria D’Alessandro (post di natàlia castaldi)”
ho rubato la mela rossa appesa
nel sentiero delle tue parole
e nutrirmene.
n.
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(Grazie…. )
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nel testo ci sono versi, interi passaggi che hanno una grande forza
immediata su chi legge con occhi ben aperti
ciao Anima
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succosa…come quel rivolo dopo il morso
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