Kenneth Koch (1925-2002), è stato un esponente storico della Scuola di New York, insieme a Frank O’Hara e John Ashbery. Molto vicino all’espressionismo astratto, dall’action painting al lavoro di amici come Alex Katz e Larry Rivers (“avevano degli studi molti ampi e luminosi e organizzavano sempre feste durante le quali riuscivano anche a vendere quadri!”), subì le influenze dell’avanguardismo europeo in genere (dal cubismo al surrealismo francese) ma portò avanti con sorprendente originalità un’idea di poesia intelligente, ironica, drammatica, dal fortissimo impatto emozionale. Significativo questo “The Boiling Water” tratto da “The Burning Mystery of Anna in 1951” (1979) di cui ho tentato una mia traduzione.

The Boiling Water
A serious moment for the water is
when it boils
And though one usually regards it
merely as a convenience
To have the boiling water
available for bath or table
Occasionally there is someone
around who understands
The importance of this moment
for the water—maybe a saint,
Maybe a poet, maybe a crazy
man, or just someone
temporarily disturbed
With his mind “floating”in a
sense, away from his deepest
Personal concerns to more
“unreal” things…
A serious moment for the island
is when its trees
Begin to give it shade, and
another is when the ocean
washes
Big heavy things against its side.
One walks around and looks at
the island
But not really at it, at what is on
it, and one thinks,
It must be serious, even, to be this
island, at all, here.
Since it is lying here exposed to
the whole sea. All its
Moments might be serious. It is
serious, in such windy weather,
to be a sail
Or an open window, or a feather
flying in the street…
Seriousness, how often I have
thought of seriousness
And how little I have understood
it, except this: serious is urgent
And it has to do with change. You
say to the water,
It’s not necessary to boil now,
and you turn it off. It stops
Fidgeting. And starts to cool. You
put your hand in it
And say, The water isn’t serious
any more. It has the potential,
However—that urgency to give
off bubbles, to
Change itself to steam. And the
wind,
When it becomes part of a
hurricane, blowing up the
beach
And the sand dunes can’t keep it
away.
Fainting is one sign of
seriousness, crying is another.
Shuddering all over is another
one.
A serious moment for the
telephone is when it rings.
And a person answers, it is
Angelica, or is it you.
A serious moment for the fly is
when its wings
Are moving, and a serious
moment for the duck
Is when it swims, when it first
touches water, then spreads
Its smile upon the water…
A serious moment for the match
is when it burst into flame…
Serious for me that I met you, and
serious for you
That you met me, and that we do
not know
If we will ever be close to anyone
again. Serious the recognition
of the probability
That we will, although time
stretches terribly in
between…
L’acqua che bolle
Un momento impegnativo per l’acqua è
quando bolle
e sebbene si guardi
come una comodità
disporre d’acqua calda
per il bagno e per la tavola
c’è occasionalmente qualcuno
che ammette
l’importanza di questo momento
per l’acqua – forse un santo
o un poeta, forse un pazzo
o soltanto qualcuno
temporaneamente disturbato
con la mente “leggera”
in un certo senso, lontano dalle sue più profonde
preoccupazioni per cose
più “inconsistenti”…
Un momento serio per l’isola
è quando i suoi alberi
cominciano a fare ombra e
un altro è quando l’oceano
bagna
il fianco di cose grosse e pesanti.
Uno passeggia e guarda
l’isola
ma non proprio l’isola, quello che c’è
sull’isola e uno pensa
non deve essere semplice nemmeno essere
quest’isola, per niente, qui.
Dal momento che qui giace esposta
a tutto il mare. Tutti i suoi
momenti potrebbero essere seri. È
un serio problema, sotto un tale vento,
essere una vela
o una finestra aperta o una piuma
che vola per strada…
La serietà, quante volte ho
pensato alla serietà
e quanto poco ho capito
a parte il fatto che ciò che è serio è urgente
e ha a che fare col cambiamento. Tu
dici all’acqua,
non è il caso di scaldarsi adesso
e allora spegni. E così smette
d’agitarsi. Inizia a raffreddarsi. Tu
metti dentro una mano
e dici l’acqua non è più seria,
non più. Ha il potenziale,
comunque – quell’urgenza di fare
bollicine, di
trasformarsi in vapore. E il
vento,
proprio quando diventa parte di un
uragano, che fa esplodere la
spiaggia
e le dune di sabbia non sanno
tenerlo alla larga.
Svenire è giusto un segno di
serietà, piangere un altro.
Tremare è un altro
ancora.
Un momento impegnativo per il
telefono è quando squilla.
E una persona risponde, è
Angelica o sei tu.
Un momento impegnativo per la mosca è
quando le sue ali
si muovono e un momento
difficile per l’anatra
è quando nuota, quando prima
tocca l’acqua, poi porta
sull’acqua il suo sorriso.
Un serio problema per il fiammifero
è quando s’accende.
È serio per me averti incontrato e
serio per te
aver incontrato me e il fatto che non
sappiamo
se staremo ancora vicino a qualcuno
di nuovo. È difficile riconoscere
le probabilità
che avremo, anche se il tempo
tra di noi s’allunga
tremendamente…
(Traduzione di Giovanni Catalano)
6 risposte a “Kenneth Koch – L’acqua che bolle”
E’ come se si fosse individuata e scritta una scala omo-logata su se stessi in cui il grado tellurico varia d’intensità. E’ da pochissimo che Haiti ha subito quella pesantissima scossa di terremoto. Ai Caraibi ci vanno in vacanza e ci sono andati gli speculatori per farne terre di nuova colonizzazione costringendo la popolazione a vivere sulla soglia di povertà che si misura con il valore di- 1 euro al giorno (meno di un euro al giorno). E questa miseria è stata indotta, da quei canali speculativi che poi ti chiedono di aiutare quella stessa popolazione che,prima, hanno messo in ginocchio. Qui tutto sembra riprendere la misura umana in cui ciò che è importante non lo è a scala di speculatore e di affare economico, ma riassesta un’intima economia della relazione.
Grazie,ferni
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qui ti ringrazio come si deve, è una poesia davvero bella
“La serietà, quante volte ho
pensato alla serietà
e quanto poco ho capito
a parte il fatto che ciò che è serio è urgente
e ha a che fare col cambiamento.”
un tipo di poetica che amo particolarmente
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Bella davvero Giovanni ed ottima la tua traduzione, che mi salvo e … studio!
grazie.
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Grazie per l’accoglienza e per la lettura.
Koch è davvero “serio” :)
Un abbraccio,
Giovanni
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L’acqua non è più seria.
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Altre tre poesie tradotte da me e Daniele Gennaro, qui:
https://poetarumsilva.wordpress.com/2010/08/23/kenneth-koch-tre-poesie/
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