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Dicembre narrativo – Di Pietra Lavica, Andrea Tomaselli
Il racconto di oggi scava la pietra, e sprofonda nell’abisso che ci abita, perché non c’è esistenza che non abbia fatto i conti con la finitudine. Questa è la storia di Toti e Iano e ce la racconta Andrea Tomaselli. #dicembrenarrativo Di Pietra Lavica Apre gli occhi, Iano, e lascia che la luce Read more
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Le nostre teste rotoleranno come mele nella bocca dell’oblio : Il mondo intatto di Laura Recanati
Di Annachiara Atzei C’era e c’è. C’erano alberi e prati e grilli: un mondo intatto, di scintille e di nomi. Poi, il rovesciamento. Un angelo precipita dal cielo a sputarti in bocca un destino. E resta il niente nella stanza: tu e tutto l’oro che daresti per far cessare la sofferenza. Da un tempo Read more
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Dicembre narrativo – F. Streunende, Un boccone profondo
Oggi inizia quello che qui su Poetarum chiamiamo dicembre narrativo. I racconti che leggerete in queste settimane provengono da una vera e propria chiamata alle storie. Eccoci qui, come intorno a un focolare. Comincia F. Streunende con Un boccone profondo. Speriamo che la prossima cena aziendale vada a finire meglio. Un boccone profondo Questi Read more
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Call Racconti 2024: I testi selezionati
Il 18 ottobre abbiamo lanciato la nostra prima #callRacconti. Alla costante ricerca di testi inediti, liberi, convulsi, slegati da tematiche precise, vi abbiamo chiesto di condividere con noi una storia. Perché il punto, forse, è proprio questo: raccontare una storia, non importa quale, non importa se vera o falsa, se esagerata o compiaciuta, ciò che Read more
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La statua inesistenza: l’immaginato e il possibile secondo Serena Mansueto
Di Annachiara Atzei Qualcosa accade dentro di noi e qualcosa accade al di fuori. Qualcosa accade in sogno. Ne La statua inesistenza (L’arcolaio), Serena Mansueto, muovendosi su linee narrative parallele, racconta la storia di un mutamento fisico, psicologico ed emotivo in cui entra in gioco la vita e il desiderio di essa, la perdita Read more
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La melassa – Fu Dedalo a costruire le mura della mia memoria
Di Annachiara Mezzanini A volte non capisco quale sia il mio ruolo. Mi immagino attorniata dai vapori della stanza, ammaliata dalla frenesia della danza delle parole che qualcuno pronuncia svelte difronte ai miei occhi. Le orecchie impazzite cercano di tirare i fili di quei discorsi improvvisati, che si accavallano e, subito, mi ritrovo attratta dalle Read more
