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su “John Cage” di David Sylvester (Castelvecchi, 2012)
Continua a leggere: su “John Cage” di David Sylvester (Castelvecchi, 2012)There was a German philosopher, who’s very weel known, Immanuel Kant, and he said there are two things that don’t have to mean anything: one is music and the other is laughter. John Cage Sono passati cento e uno anni dalla nascita di John Cage, che nel 2012 è stato celebrato ovunque nel mondo, ricordato…
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Demetrio Stratos e l’oltre-voce: per un ricordo appassionato
Continua a leggere: Demetrio Stratos e l’oltre-voce: per un ricordo appassionatoQuesto è un post in memoria di un artista che ha cambiato la Storia, evolvendo la tradizione e abbracciando l’innovazione, dando perciò l’occasione a chi è venuto dopo di spostare i confini di un sapere su cui si discute da millenni. Su Demetrio Stratos si è detto moltissimo e sembra non si sia mai detto…
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Gli amanti di Magritte
Continua a leggere: Gli amanti di MagritteSe fosse vivo, oggi, René Magritte come disegnerebbe Gli amanti? Come nelle due versioni del dipinto, sempre con un lenzuolo sulla testa intenti in un bacio o uno accanto all’altro, oppure come Admira e Bosko a Sarajevo, abbracciati e mano nella mano a terra, colpiti da un cecchino dei primi anni novanta? Ad ascoltare il…
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Solo 1500 n. 92: Francesco De Gregori (ma dev’essere strada) I e II
Continua a leggere: Solo 1500 n. 92: Francesco De Gregori (ma dev’essere strada) I e IISOLO 1500 n. 92 : Francesco De Gregori (ma dev’essere strada) I e II I Diamine, Gianni non si è dimenticato. Ora mi tocca scrivere qualcosa sul nuovo disco di De Gregori. Sono quattro mesi che rimando nella speranza che se ne dimentichi ma niente. Comunque è andata bene: sua sorella, di certo, ne avrebbe…
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Words: tre inediti e una canzone
Continua a leggere: Words: tre inediti e una canzone(c) Alessandra Trevisan QUEST’ETÀ ACERBA questa poesia innocente che non prova niente – e che non vuole niente se non scavalcare la paura d’essere in questa vita insufficiente. *** Uccidere le parole uscire dalle parole e da questa prova. Viva. Cancellarle per (ri)scrivere, per (ri)vivere, per annullarmi per scaraventarmi ai limiti del mio mondo. ***…
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La mia Milano
Continua a leggere: La mia MilanoLA MIA MILANO In versi di qualche anno fa scrivevo: «Io Milano l’ho imparata il sabato / nei passi lasciati ai bordi del Naviglio». Il vero contenuto di quei versi mi è tornato in mente in questi giorni, per via della scomparsa di Enzo Jannacci. Chi mi conosce bene sa anche quello che quei versi…
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Nocturnes #5: ‘Voice’, Toru Takemitsu
Continua a leggere: Nocturnes #5: ‘Voice’, Toru TakemitsuCon questo numero della rubrica Nocturnes vorrei osare, andare un po’ oltre il legame ‘classico’ che per secoli ha accompagnato la parola poetica al linguaggio musicale, amalgamandosi sotto diverse forme (il madrigale, l’opera, il lied romantico ecc.) per arrivare ai giorni nostri a un concetto forse meno sistematizzato di questo legame. Analizziamo la partitura di…
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“Sino a che morte non” (di Domenico Caringella)
Continua a leggere: “Sino a che morte non” (di Domenico Caringella)racconto inedito di Domenico Caringella . “And you can send me dead flowers every morning Send me dead flowers by the mail Send me dead flowers to my wedding And I won’t forget to put roses on your grave“ (M.J. – K.R.) . Iniziavano sempre insieme, ma ogni volta era Liberty a svegliarsi per primo.…
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Significato e bellezza della canzone leggera – di Stefano Brugnolo (terza e ultima parte)
Continua a leggere: Significato e bellezza della canzone leggera – di Stefano Brugnolo (terza e ultima parte)Forse nessuno meglio di Nanni Moretti ha compreso questa speciale natura ingenuamente, pre-politicamente, infantilmente utopica della canzone leggera. Quasi sempre nei suoi film ad un certo punto ‘esplodono’ delle canzoni, e queste inopinate esplosioni corrispondono a dei momenti ‘paradisiaci’ di improvvisa intesa tra individui che fino ad allora erano chiusi nelle loro solitudini. È come se…
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Significato e bellezza della canzone leggera – di Stefano Brugnolo (seconda parte)
Continua a leggere: Significato e bellezza della canzone leggera – di Stefano Brugnolo (seconda parte)Ma se la canzone è un genere portatile, pronto all’uso, ciò ha a che fare con la sua grande disponibilità o applicabilità semantica. Il punto è questo, e mi si perdoni se adesso adopererò dei paroloni, ma spero che non risultino sprecati: da quando le nostre vite sono diventate sempre meno garantite da cornici di…