-
L’estate dell’umanità periferica, giorno VIII: Al limite del vivo
Continua a leggere: L’estate dell’umanità periferica, giorno VIII: Al limite del vivoNello studio pareti color crema, sulla lavagna bianca scarabocchi in una lingua che non è la mia. Senza chiedere, appena entrata, la dottoressa tiene premuto un tasto, poi mi sorride, la guardo appena. Regge in mano una borraccia trasparente, colma d’acqua. La seconda volta che ci vediamo. Stavolta è per tornare indietro, non ho ancora ben capito come.…
-
L’estate dell’umanità periferica, giorno VII: La vita è un circolo vizioso
Continua a leggere: L’estate dell’umanità periferica, giorno VII: La vita è un circolo viziosoamore non voglio chiamarlo questo che provo per te Sibilla Aleramo Dino, lo sai meglio di me: l’amore non si spegne facilmente. Il nostro non fa eccezione. La prima volta che ci siamo visti era una mattina silenziosa e limpida, quasi magica. Ricordo ancora la data: il 3 agosto. Fino ad allora…
-
L’estate dell’umanità periferica giorno VI : Fame collettiva
Continua a leggere: L’estate dell’umanità periferica giorno VI : Fame collettivaIl cielo è un velo rischiarato da raggi laser di luce flebile, che trafiggono le nuvole sopra la mia testa, mentre con gli occhi rivolti verso l’alto un angelo con un’ala sola sbuca da una micro fessura scissa in altrettanti arcobaleni multicolori. Le giornate scorrono una dietro l’altra senza distinzione, e le rondini trapassano…
-
L’estate dell’umanità periferica, giorno V: Nel trapasso
Continua a leggere: L’estate dell’umanità periferica, giorno V: Nel trapassoL’albero balla rami osceni nel tramonto. Le ombre si allungano, arrischiano carezze. In cielo, dove non c’è altro, serpenti di nuvole strisciano via. Lola è distesa nel seme acqueo. Dimitri, in piedi accanto a lei, attende tremante. Non molla il trasmit; spera che qualcuno sia ancora là fuori, sulla Terra. Ma è tardi: Lola rivela i ricordi…
-
L’estate dell’umanità periferica, giorno IV: Il monta cappuccino
Continua a leggere: L’estate dell’umanità periferica, giorno IV: Il monta cappuccinoTrentuno euro e cinquanta centesimi. Ada aggrotta la fronte, si sistema gli occhiali, racimola qualche spicciolo nella tasca della giacca a vento e allunga i soldi verso la commessa. Trenta euro è la sua quota spesa per la settimana. Ada guarda le solite cose sul rullo della cassa e rifà il conto: uova,…
-
L’estate dell’umanità periferica, giorno III: Aurora
Continua a leggere: L’estate dell’umanità periferica, giorno III: AuroraEspansa muffa policefala fa rete di noi fra le mura del mondo. Chiamata, chiamare a raccolta, al risuonare del flauto seguiamo vie di funghi e licheni e al crepuscolo giungiamo all’etereo tempio Aurora. Compariamo, sparsi e dispersi, secondo silenti simmetrie di radici, evocanti immagini della comunità che siamo. Il suono lontano e presente del tlapitzalli attraversa le strade: Tenochtitlàn…
-
L’estate dell’umanità periferica, giorno II: ‘È nuovo?’ ‘È raro’.
Continua a leggere: L’estate dell’umanità periferica, giorno II: ‘È nuovo?’ ‘È raro’.Doveva essere una serata speciale, era la sera in cui ci saremmo detti addio definitivamente, doveva per forza essere speciale, anzi la migliore, un imperativo lucido di per sé, eppure sentimentalmente elaborato. Per organizzarla ho dovuto prendere e sprecare tre giorni di ferie. Come prima tappa ho scelto il discount, quello più in periferia…
-
L’estate dell’umanità periferica, giorno I : Corpo adamantino
Continua a leggere: L’estate dell’umanità periferica, giorno I : Corpo adamantinoLe Monde, 22 Agosto 2039 È morto ieri nel suo appartamento di Parigi, all’età di 39 anni, dopo che, così dicono le prime voci, l’impianto alla coscia destra, una protesi in titanio e rubino cui funzione, secondo la descrizione dal vivo, durante l’operazione di invasamento, che ne aveva fornito il defunto stesso quando ancora in vita, era quella di…
-
Poetarum Silva + Collettivo Montag: insieme per ‘L’estate dell’umanità periferica’
Continua a leggere: Poetarum Silva + Collettivo Montag: insieme per ‘L’estate dell’umanità periferica’Un connubio di corpi e parole, di sudore che cola sui resti indecifrabili di un mondo confuso e accaldato. Storie che si susseguono e si mescolano al sogno, alla spazzatura, all’incubo, all’iniziazione, al delirio. Quest’anno la redazione di Poetarum Silva dedica l’estate – L’estate dell’umanità periferica – alla simbologia del racconto. Una rubrica di…