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Anche questa Domenica mattina abbiamo rovinato la festa dei cattolici santificando con l’amore l’inizio di giornata. Lei ha gridato particolarmente forte tutto il suo dolore per non poter accogliere ulteriormente il corpo del suo amante e lui l’ha percorsa come una macchina a vapore lasciandola tra la vita e la morte ai margini di ogni…
Ha del tarlo il ticchettare leggero, l’invisibile galleria , tornante che s’appresta al buio, nascosto. Tempo, tanto tempo scorso come di sbieco un’occhiata, come di volo di piume strappate nell’aia di cortili d’altro secolo. Un cunicolo che svetta all’apice dell’idea, tessuto stramato da risvegli di vecchio corpo, teso all’indietro, di postura e ricordo… Dove? Dove finiscono i passi …sull’orlo del foro?! – marzo 2010 –
Pensavo a quel gelo, a quel vuoto che avevo traversato e che lei si portava nelle ossa, nel midollo, nel sangue. Valeva la pena di rivivere ancora? Ci pensai, e intravidi il barlume del giorno. Allora dissi “sia finita” e mi voltai (Orfeo ne L’inconsolabile di Cesare Pavese, dai Dialoghi con Leucò, Einaudi 1947) Vomito…
Einstein on the Beach è un’opera nata nel 1976 dall’ingegno creativo e dalla proficua collaborazione tra Philip Glass e Robert Wilson. L’opera si divide in tre atti, che costituiscono tre diverse scene: Train, Trial, Field; più altri cinque pezzi chiamati Knee Plays che, rispettivamente, si trovano in apertura e chiusura dell’opera, e come “intermezzo” tra ciascun atto.…
(Agli amici perduti e a quelli rimasti) Proprio tra i cocci che misi sul tetto una rondine pigra si venne a posare. Tra i vetri rotti la vidi una volta volare: lo dissi agli altri che risero forte. Giù per il vallo i sassi assolati, i sacchi bucati, svuotati di guerra, la sabbia per terra…
Il sospiro a volte fa ombra alla giustizia intorpidendone l’amara incertezza delle età insondate.

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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