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Stephen Dobyns (1941- ) ha attraversato quasi tutti i generi di scrittura: dalla saggistica al thriller, dal giornalismo alla poesia. Il fantastico – talvolta orrorifico, il ridicolo e l’assurdo veicolano insolite riflessioni sulla vita, metafore centrifughe dei sentimenti umani, allegoria postmoderna della poesia stessa o di ciò che oggi, della poesia, rimane. E Stephen Dobyns…
È il primo bacio, quel magico contatto di labbra a dare le risposte all’attesa amorosa: un gesto semplice, carico d’aspettative, denso di delizie, ma anche naturale, arcano, intimamente istintivo … le labbra si sfiorano, assaporano la pelle dell’amato/a parlano e rispondono al mistero della passione, della fame e dell’amore. Freud diceva che “il bacio è,…
acqua- ttato su un ramo a testa in giù attendo che il mondo si metta a sedere sulle ombre che fioriscono finalmente ferme a volte risorgo alle mie spalle per cogliere la vita in flagrante: striscio in silenzio tra i n n u m e r e v…
“Mi chiamo Eva, io, al cospetto della luna ora nel momento d’un secondo passato… a baciarti tra le foglie mi ritrovo addosso profumo intenso di stagione nell’intarsio delle note a cui chiedo di portarmi a spasso nell’oro del tempo si abita in risposta d’un non-sense per la parola “esistenza”… (e non è altro che fuggitiva bocca su cui porgere le mie guance nell’infinitesima pausa) mentre tutto scorre…
DA “FIORI D’AUTUNNO” (FIRENZE LIBRI, 2002) 1. L’albero al viandante Sul primo far dell’autunno, o viandante, mi vedi attorniato di foglie: qualcuna -indomita- ancora, ancora s’attarda sui rami, ma presto, ahi troppo presto inesorabilmente cadrà. Son qui, oramai seminudo ai tuoi occhi, ritto in mezzo a un tappeto, un lieve tappeto di foglie –mie…
© photos by sebastiano adernò Certe parole sotto,hanno il bruciore del dolore scritte di fianco al torbido buio d’occhi cavi roghi a ritroso di fiati, tutto trema al vento destinato cumuli per andare, nel tempo che non trova remora tutto stantio come l’odore che disegna narici dipinge nero le dita, come impronta e la parola…
“Il talento è l’aspettativa che suscita”
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
DFW.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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