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Xavier Bovet. Molte voci giravano sul suo conto. Uomo colto, di ampie vedute e pochi scrupoli. Grazie alla coltivazione della canna da zucchero realizzava il leggendario rum Les Caméléons, vera delizia per quei pochi che potevano permettersi di spendere l’esorbitante cifra che nessuno, qui a Port de Paix e in tutta Haiti, avrebbe mai potuto…
Le lezioni di piano erano le uniche carezze che sua madre continuava a dargli ogni tanto. Quelle che lei aveva fatto in tempo a regalargli da bambino, prima di scappare con il tizio che aveva bussato alla porta una mattina per vendere saponette e che aveva finito per lavare via da casa sua una buona…
edito LietoColle, 2011. La Puglia qui esonda, ed è tutta nei versi, nelle mani umide di lacrime-terra-sangue. La parola è feroce, arriva dritta senza scorciatoie, sovversivamente civile, piena di quell’assolutezza che dona al lettore, eppure scava, fino a creare baratri emotivi. La poesia di Nàtile è un misto che accarezza la terra, parlando al lettore con…
Francesca Genti – La febbre – ed. Castelvecchi – 2011 Giochiamo con i cani: il primo di noi che conta cento cani morti vince. Io sono a ottantasette, sto vincendo. Andrej è a quota trenta. Il vecchio Astrologo ne ha contati dodici, ma lui non fa testo, è cieco. Quando ho chiuso il…
. . . All’alba siamo come gli animali: non è un risveglio, è scatto di paura per via del gelo della notte che l’oblio consuma e richiamato dal tepore della prima luce è gelo ricordato dal rifulgere che l’oblio frantuma. . . .“Le api migratori” di Andrea Raos (Oèdipus, 2007) “sotto ‘l velame” di un…
torna a trovarci la bravissima poetessa friulana Manuela Dago con altri inediti, lettura consigliata **** NORD-EST Nord-est scardinato e insonne nei tuoi figli in parenti e in pareti hai calcolato le distanze e li hai spinti più lontano . hai avuto torto a dirti morto: la miseria non attacca il nostro senso di appartenenza (e…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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