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La Fame, Thauma Edizioni 2011 (madre padre) Porto sulla pelle il nome affiliato di mia madre sono ricorrenza calcificata delle sue viscere ho le sue rughe precoci a squadrarmi una via ragionevole in mezzo alle sterpaglie e rimozione algebrica (non posso essere 1+1=2DNA sommati nella pancia) Schiudo la porta all’uscio di mio padre la maniglia…
alle persone colpite Vado cantando kata-strofe – e son stufo – alletterando tintinnii di di pioggellinina finissimissima a gravi crateri di TeRRa e fragorose frotte di fango, a cumuli dimmondizzia immarciscente – e son stufo – Piuttosto (io) di così mi spezzo – TRA l’odore una volta di terra e…
Giuseppe Aloe La logica del desiderio (Giulio Perrone Editore, 2011) Per dire se un romanzo funziona, non mancano metafore acquatiche: la scrittura scorre, fluisce, s’incaglia. Il lettore si immerge, i personaggi affiorano. Così, restando a pelo d’acqua, il primo verbo che istintivamente soccorre nel cogliere le virtù de La logica del desiderio…
“Il libro è uno specchio: se a riflettersi è un asino, non puoi aspettarti l’immagine di un santo.” (Georg L. Lichtemberg) Si dice che Benjamin nutrisse il sogno di comporre un libro di sole citazioni, un’opera compiuta in cui le unità fondamentali del linguaggio non fossero le singole parole ma frasi intere o frammenti di…
Sconforto “Piangerò sulla vita passata e il mio amore piangerò gri(iiiiiiii)derò nella notte infinita” * Ebbro “Ebbro di vita, ho chiesto al sole un po’ di luce sul nostro amor. Ebbro, felice, è il mio destino: un inno al sole voglio cantar”

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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