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STATUE DI COLPA Una pellicola trasparente stretta attorno alla bocca, il rimmel colato sugli occhi e, nel pugno, una foglio di carta macchiato di rosso. Doveva rimanere lì, immobile, confondersi fra statue e manichini. Tanto magra da non ferirsi sul suo piedistallo di chiodi. Appeso al petto teneva un cartello con su scritto “gola” e…
Sandro Penna: del ‘suo’ tempo e di altri aspetti Non c’è una ragione esterna precisa che mi spinga a scrivere di e su Penna e la sua poesia, come potrebbero essere un anniversario o una ristampa di qualche sua raccolta introvabile: vi è semplicemente l’esigenza di fare un personale ‘punto della situazione’ del mio…
La bomba nucleare Le tue gambe, i miei libri, sigarette, adesivi, frasi fatte, cose vecchie cominciate. Le tue noie per l’affitto, due monete sotto al letto, uno schiaffo improvviso sulle scale. Ma davvero quest’amore è un bomba nucleare fa scoppiare la ragione dentro al cuore nel silenzio più profondo anche il battito del mondo si è fermato per capire…
Qualche giorno fa al Teatro Valle Occupato di Roma è stata messa in scena una visita guidata in forma di spettacolo: “Iera Odos 2“, basandosi sui testi delle tragedie di Eschilo, Sofocle e Euripide e su testi di autori contemporanei, che coinvolgeva anche la popolazione nel tentativo di recuperare, riproporre quella dimensione corale del sentire…
introduzione | precauzione «Ho fatto le presentazioni, adesso tocca a te», dice l’Intermediario. «Ero una piccola aliena». Esita, ma continua a parlare, con un filo di voce. «Avevo il dono dell’invisibilità, o forse chi mi stava intorno aveva un difetto di vista. Nessuno notava la differenza tra il mio essere e non essere presente. Mi…
co’ verse boca te vedi ‘l buso da dove ‘l ne varda e indove tuti se finirà ‘Scolta i stornei, e passerutte, intriga ‘l canto tra de lori, l’un con l’altro, liga nodi, tira ponti informigando e recie da quei rami là de sora i sta più in alto del nostro destin, più visin al…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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