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Un esercito di alberi Un esercito di alberi al vento sei tu proteggi la mia testa dai pensieri inutili e mi basta Un esercito di nuvole d’argento sei tu fai diventare il cielo magnifico anche se non è sereno e non serve capire Esplodi nel mio cuore come una preghiera trovo una ragione che non…
Non sento più tanto bene, io che ascoltavo le chiacchiere dietro ogni muro e porta chiusa, e i passi a decine di metri. Nessuno mi ha mai preso alle spalle. I sensi, affinati e affilati. Cedono, impercettibilmente, a poco a poco, o di colpo, non che abbia importanza, visto che comunque ti incazzi, di brutto.…
VEDERE E ASCOLTARE LE CITTÁ, OGGI di Alessandra Trevisan Su Calvino e le sue Città invisibili si è da sempre scritto moltissimo, perché è uno degli autori della nostra tradizione tra i più amati. Da quando questa rubrica sta diventando confidenziale, Maddalena ed io abbiamo sentito la necessità di ripescare alcuni classici per parlarne a…
Nekaj je v tebi Nekaj je v tebi, v svetlobi tvojih oči, nekaj, kar je v vetru, v soku vitkih brez, v valovanju travnatih prostranstev, v tihem šumenju gozda, v ščebetanju ptic med letom čez brezdanje dalje neba. Nekaj deviškega, otroška radost, krhka sanjavost, na široko odprta vrata, skozi katera pulzirajo valovi Oceana nedoumljivih globin,…
Solo 1500 n. 58 – Un quarto d’ora di potere Basta mettersi una canottiera stile Baywatch per trasformarsi da bagnino semplice ad aguzzino terrore dei bagnanti? Pare di sì. Una domenica di fine luglio, la giusta miscela di vento, fischietto e megafono regalano a un guardaspiaggia il quarto d’ora di potere (Andy sono forse questi…
V. Frungillo, Fanciulli sulla via maestra (Palomar, Bari 2002) [Forse è insolito postare i versi del primo libro di chi ha pubblicato di recente due grandi capolavori della letteratura italiana contemporanea, eppure mi sembra doveroso per ricostruire l’arché di una poetica che in questi ultimi quattro anni si è andata sempre più affinando e imponendo.…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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