Artemoltobuffa: L’aria misteriosa

(2007)

Dei miei dieci anni ricordo poche cose, ma una mi è rimasta impressa.

Riguarda le curve di quelle strade di campagna poco illuminate, quelle curve in cui camminavi con gli amici verso sera e ti venivano incontro decine e decine di lucciole.

In città non si vedevano, in città si fatica anche solo a vedere le stelle del cielo.

Ma in quella estate, lo ricordo ancora, te ne potevi stare sdraiato a terra a guardare le stelle e ogni tanto una lucciola passare, piccolo aeroplano dei pensieri.

La sera mi addormentavo con il frinire dei grilli e non sapevo ancora che un giorno mi sarebbero cresciute le rughe sulla fronte.

Con il tempo, le lucciole, sono andate via anche da quelle strade di campagna.

Ma da qualche anno si possono trovare senza difficoltà nel (secondo, bellissimo) disco di Artemoltobuffa (anagramma di Alberto Muffato), insieme a L’aria misteriosa fatta d’Estate e di Aranciata, di Invenzioni e proprio di Lucciole che portano Dove lei passa.

Perché le cose perfette non ci portano fortuna, probabilmente, ma lasciano Rughe sulla fronte e sorrisi sul volto…


3 risposte a “Artemoltobuffa: L’aria misteriosa”

  1. da piccola le lucciole mi segnavano la via, quando tornavo nell’umida casa sotto il gianicolo, attraversando quel boschetto buio che un po’ mi faceva anche un po’ paura, con tutto quel buoi, non fosse stato per le lucciole.
    poi sono sparite dalla mia vita per lustri, fin quando a casa di un amico siciliano in riva al mare ho urlato piena di gioia….UNA LUCCIOLA!!!!!….è lì tra la siepe!!!!
    quando mi hanno detto che era la lucina intermittente del mio cellulare arcaico, una di quelle cose degli anni novanta che avevo “dimenticato” lì in cerca di un segnale che captasse il segnale di un amore lontano….ci sono rimasta male.

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