
Ed io sottoscritto chiamato anche Luigino sarei anche un saraceno identificandomi con i terrorizzati palestinesi, i paladini sgominatori mi sembravano le SS del padreterno, anche da piccolo mi identificavo con i pellirossa sbranati nei film in bianco e nero, anche da infante parteggiavo per i poveri Cristi crocifissi sui Golgota, i figli degli uomini con tutta la loro vulnerabilità, milioni di anni perché la scimmia si facesse eretta perché i diti potessero suonare il ventiquattresimo capriccio di Paganini, una infinità di tentativi perché inizi il regno degli uomini e mi permetto di vivere il meno velocemente possibile a piedi e in certi casi anche in bicicletta.
– da Cristi Polverizzati – 2009 – pag. 195
Ciao Maestro, la vita non è stato un capriccio ma una dura avventura, bella, sudata, vissuta in ogni rigo che lasci e nell’esempio che respira delle cose che hai agito.
Ti sia leggero questo volo, Luigi.

9 risposte a “Ciao Maestro”
Ciao, maestro
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Un abbraccio ai suoi cari.
c.
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Non potevi sottrarti alle sue pagine, alle sue parole. Ti scuoteva, ti prendeva per le spalle e ti diceva: Oh, hai capito? Hai capito o no?
gianni montieri
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[…]
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“notte profonda
su questo tavolo colla forbici
le penne le grappe le matite
le carte stratificate
la tazza del caffè che gela
un freddo diabolico alle gambe
la testa candissima
e i diti
come ragni impazziti sulla tastiera”
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per un Poeta non ci sarà mai un addio.
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Mi unisco a Cristina nel commento e a tutti voi. Un abbraccio
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una scrittura che mi aveva presa da poco, che centellinavo – e ora
.
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ciao, grazie per la tua lezione.
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