
sembrava leggera
la mano schiusa
socchiudendo la porta
appena appena
isolata isolanti
e trambusti di voto
tra poco è sera
saremo lontani
manto montato
al calante di tuoni
miei e tu
che m’abbracci il
silenzio giurato
al freddo d’abito
dubbioso
salino silente
e quel miracolo istante
apparente aderenza
sincronica distonia
[I never gave one of my pictures]
Maria Grazia Galatà 8.2010

6 risposte a “Sembrava – di Maria Grazia Galatà”
…una poesia che ci fa intravedere, anzi intrasentire l’ulteriore che c’è aldilà del trambusto del mondo . Se solo potessimo porgere l’orecchio e magari gettare l’occhio nei pressi del silenzio…
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mi piace ciò che hai scritto ,Francesco
e tanto anche .
grazie !
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mi colpisce “il
silenzio giurato
al freddo d’abito”
leggo una dimensione espansa del silenzio, quasi una “porta” per entrare e poi uscire da un’altra dimensione
suggestiva, affascinante
Elina
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quel freddo abitato..
grazie a te Elina
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è tutta un’immensa bugia tradita dal sembrava, eppure ci poteva stare nella considerazione che il tutto è uguale al niente e il niente può sembrare tutto.
brava Maria Grazia
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grazie Romeo
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