Anche questa Domenica mattina
abbiamo rovinato la festa dei cattolici
santificando con l’amore l’inizio di giornata.
Lei ha gridato particolarmente forte
tutto il suo dolore per non poter accogliere
ulteriormente il corpo del suo amante e lui
l’ha percorsa come una macchina a vapore
lasciandola tra la vita e la morte ai margini
di ogni possibile respiro.
Ora con la lingua nella sua bocca lavora a rianimarla
e lei che si è tagliata i capelli cortissimi sembra
un bambino bellissimo che assaggia qualcosa di
dolcissimo.
Adesso dopo il moto furente vengono le gocce di sudore
perché è Agosto. Più esattamente il 2 d’Agosto del 1980
e sono circa le dieci del mattino.
Ci accarezziamo ancora e poi facciamo il gioco di contare
i punti dei nostri corpi che si incastrano quando lo facciamo
Anche la gatta ci viene a salutare e porgere i propri complimenti
perché lei d’amore se intende.
Ma mentre la gatta annusa il pube della donna
il botto la trasale e solleva la città poi la ripone.
Sono le 10,25 .
Cazzo dico stavolta hanno esagerato
e penso allo sfondamento del limite del suono
Invece comincia il lamento della città madre
Prima sommesso e poi sempre più forte
Invoca dice chiama a raccolta.
Vado a vedere dico deve essere vicino
Inforco la vecchia bicicletta nella città deserta
Solo il suo pianto adesso disperato cresce.
Vedo Daniele uno che conosco vicino alla stazione
E’ saltata una caldaia alla stazione
E’ crollato tutto il ristorante
E’ inutile che vai tanto non ti lasciano passare
Allora torno
Andiamo a mangiare alla festa dell’Unità?
Sì andiamo. Bologna in Agosto sembra una città straniera.

3 risposte a “Bologna 2 Agosto 1980 – di Marco Ribani (post di natàlia castaldi)”
una città che chiama a raccolta ma ad agosto siamo tutti turisti, stranieri nella propria casa… quanta amara verità…
grazie, Anna
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grazie
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a voi. a Marco per questa poesia. grazie.
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