Di questi tempi il gesto di un poeta è il rifiuto. Un poeta dice no, se è un vero poeta. Deve. Di questi tempi un poeta è un rifiuto. Maleodorante. Io non ho odore. Dopo attenta masturbazione eiaculo parole poi le bracco con accanimento fin quando le scovo stipate presso l’uscita di sicurezza. Lì cerco i miei no. Ma i miei grandi no sono piccoli sì imbarazzati. Si vergognano di sé. Io non ho odore, nemmeno un moderato fetore, a dire il vero. Io sono il poeta che passeggia beato per le vie del centro osservando scabbia senza nome mendicare alcol sui marciapiedi della democrazia … *

6 risposte a “L’ODORE DEL POETA”
Gino, Gino… quanto è bella!
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:-) Grazie, Nat, i tuoi complimenti valgono doppio per me…
ti abbraccio
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Bella Gino.Bella poesia;)
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Grazie Vincenzo, grazie davvero :-)
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mi fa pensare ai luoghi, agli angoli della poesia… quei cantucci dove si rintana la polvere e le nostre parole, quelle più nascoste e sporche, dove si rintanano i nostri pensieri… il poeta è colui che si sporca, che cerca nell’immondizia e riporta in luce…
così ho letto e la riflessione mi è piaciuta, e anche la poesia ;-)
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Grazie, Anna. Di questi tempi pare che la poesia stessa sia immonda… forse ci vorrebbe qualche chilo di poesia con i denti bene in vista, non saprei…
Un caro saluto
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