© photos by Stanislas Guigui
ed è nel nome del padre
che offriamo i figli in braccio
sul golgota di un credo
della sofferenza che non sfama ma uccide
su questi piedi scalzi
su queste pietre aguzze
in cammino
verso l’arcadia e il pensiero
mentre una lama sottile
mimetizza l’odio
e il dolore di un nome
che alla sera,in ginocchio,preghiamo
tacendo le parole di chi non ha voce
da “Vertigini Scomposte”, Ed.Smasher 2009
Antonella Taravella
6 risposte a “Nel Nome del Padre”
Mio Dio, Antonella…
mi hai riempito gli occhi di parole e lacrime
grazie per questo dono e questa lama.
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molto bella e struggente
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a piedi scalzi su pietre acuminate per dare un senso al “transito”…..
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il tempo d’andare.
il tempo di sapere che il cammino sarà lungo.
passi incerti.
e tagli profondi negli affondi.
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si mettono in conto i tagli profondi, nell’andare.
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mi sono chiesta spesso perchè le donne continuano a dare figli alla insensatezza, alle troppe guerre.Eppure loro sanno cosa significhi vita e cosa è morte,lo sanno profondamente in se stesse.Grazie,ferni
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