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A cura di Annachiara Atzei Per questo l’esercizio di smarcarsi da un’idea centrale, dall’ argomento che si pone, diventa muscolare. Obbedire alla visuale e insieme rivoltarla, notare ciò che è frastagliato, e che assedia piano i pilastri, la diffusione dei rami. Già qualcosa in questa risposta. Si riesce pienamente nell’intento – di vuotare…

Un octopus in testa per dirvi che abbiamo lanciato una nuova call per racconti inediti. Cerchiamo storie libere, nate senza vincoli tematici o di genere, ma guidate da una voce autentica. Non ci interessano le formule né le mode, ma testi capaci di aprire uno spazio di senso, di invenzione, di stupore. Desideriamo narrazioni strane,…

A cura di Annachiara Mezzanini Nel vortice del tempo, anche le Valchirie caddero per mano umana. Dall’alto del loro Olimpo, nella luce delle mille spade di Odino, la loro forza e grandezza scivolò via, riducendosi a furia e inganno, superstizione e oblio. Nate dallo schiocco della lingua germanica primitiva, il loro nome era presagio di…

Di Pompeo Angelucci Il giorno dell’ape è un romanzo densissimo, che per essere capito andrebbe letto attraverso la lente pratica del “guardare la mente che guarda”. La vicenda, narrata con l’alternanza dei punti di vista dei quattro protagonisti, arriva a toccare di continuo momenti di concretezza in questo voler estrarre verità-dal-realismo: Dickie è il padre…

Di Andrea Carloni Chi o cosa è un bambino e come l’essere bambini resista alla definizione o, proprio per questo, la renda necessaria. Ogni tentativo di circoscrivere il bambino si consuma nel paradosso: il bambino è già altro da sé, perché è promessa di un adulto che non esiste ancora, ma anche resto di…

Poetarum Silva, in collaborazione con il Premio Didot, è lieta di annunciare un nuovo e significativo passo del proprio cammino di dialogo tra generazioni e scritture. Nell’ambito del progetto dedicato agli studenti dell’Istituto Antonio Meucci e del Liceo Manfredo Fanti di Carpi, la nostra redazione ha selezionato Clelia Ciccarelli, studentessa della classe 4ªG dell’Istituto Meucci.…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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