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Dalla nave la tua mano sventolava il suo chissà Chiuso l’ombrello maschera di pioggia truccai le carte dell’ultimo saluto e mi trafisse al molo la sirena.
. Dalle faglie del polje di Erebo cola denso il fiume Thanatos giù, fino all’imbuto della dolina di Emera, dove il Grave dell’Ade accede profondo alla Risorgiva. . Dalla bocca di bava del Pozzo dondola il mio capo assonnato che ciondola incerto sull’orlo del Nulla, come un pendolo che non sa battere l’ora. . Il…
Io e lei abbiamo fatto il nido sotto il tetto come colombi assonnati e ogni sera voliamo intorno alla lampada storditi, come due insetti, dalla poca ricchezza che abbiamo poi la notte restiamo con gli occhi fissi agli alberi maestri delle stelle, ai nostri libri, alle lettere, alle fotografie e ascoltiamo nelle conchiglie i versi…
La poesia di Luis García Montero abita un territorio in cui convivono le preoccupazioni soggettive e i dolori collettivi, la singolarità dei propri sentimenti e la pluralità dettata dagli imperativi del presente, la bellezza e la pietas. È un disegno verosimile di una realtà sognata, immaginata, amplificata, distorta dal sentire poetico; mai intrisa di mero…
La terza parte degli inediti di Esilio di voce cui questo pezzo fa riferimento sono visionabili, in un post curato da Natàlia Castaldi qui https://poetarumsilva.wordpress.com/2010/02/18/poesie-sono-anche-doni-doni-per-le-creature-attente-doni-carichi-di-destino-francesco-marotta/ Enzo Campi INDECIDIBILI SEQUENZE DEL SEMPRE (uno sguardo su Esilio di voce di Francesco Marotta) Parlare di questi e degli altri versi che Marotta ha disseminato nel corso della…
Sol Halabi Cercavo miracoli per questo ero andata in libreria. In nessun altro posto puoi toccarli i miracoli vederli ascoltarli. Sono tangibili e ti chiamano Avvicinandoti un libro ti miracola hai una specie di veritigine un senso profondo di nausea un capogiro al quale non resisti. E. Allunghi la mano. Ti riversi sullo scaffale ti…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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