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. . . . . Ne ho sentiti di silenzi, scialbe assenze di volume, o loquaci più di un corpo autoptico. . * . 1) Ne ho sentiti di silenzi, uno spazio bieco, lasciato fuori dall’altra parte dei volumi. Non ne ho più trovato uno come questo risvolto oltre l’intero, come questo luogo, insediamento di…
Appeso ad una corda affliggo il vento mentre l’aria si affanna sui vestiti sporchi dopo tanto indossare urge il sospetto che il tempo m’inganni s’inganni con il mio dondolare la brezza bagnata mi suda la faccia i piedi riscuotono i loro legacci i segni del nodo sui lacci il solo decoro di queste scarpe rotte…
Hai calpestato le tue stesse membra. Raccolto il sudore pallido sulla fronte. Eppure le orbite dei tuoi occhi sono ancora pronte a marciare lungo deserti. Sull’altra sponda del mai. A tracciare rotte stellari nel bagliore che ti soffoca. La distanza siderale fra il nostro soffio e l’annunciarsi di ogni nuova ora. OOOOOOOOOH il buon vecchio…
ti dicevo io – rovescerò ogni cosa, dentro la pozza una rete a maglie larghe, a distanza di
Una parola vuol dire la cosa, e il modo di vivere radendo i ciuffi e le foreste intense (per l’estate acquistai il piccolo biposto 36 cavalli) le ali delle zebre fuggono fino al limite del pianoro giallo, si spezza il capo alle giraffe: qui piantammo le tende, c’è un vento che fora la camicia sulle…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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