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PLAY IT: Robert avrebbe voluto essere altrove. Non sulla vecchia Triumph verde bottiglia che Sammy Joe aveva rubato quella mattina nel parcheggio davanti al vecchio stadio del Wednesday e che adesso fuggiva sbilenca come un ubriaco, schiacciata tra il bianco della neve che aveva ricominciato a foderare l’asfalto del boulevard, ed il rosso del sole…
Se – non tanto inspiegabilmente, senza ragione- allora, se io potessi prenderti veramente al punto da lasciarti andare via, camminare con le gambe di un’altra per le strade della tua città – ma potrebbero essere le strade del mondo– e diventare te, al tuo posto, in ogni cosa pensiero, turbamento, distrazione – tu corrucci la…
all’uscita dall’anno – nella piazza – come cerini intonsi e chini a cercare le polveri che faranno un fuoco. Qui la storia ha abitato palazzi e sopra ai campanili ha messo un segno, in larghe cattedrali ha bruciato l’incenso e file di cipressi ha messo a guardia delle mura. Così ci sembrano pochi i baci.
Play it: then read: Stolz si liberò delle figure vuote dell’ultimo incubo della mattina e si svegliò. Le lettere, che non conosceva e non sapeva leggere e che nella visione lo avevano circondato, sparirono; il fracasso industriale dei suoi sogni ci mise più tempo ad abbandonarlo. Quando lo benedisse il silenzio della camerata vuota e…
[Con Mariasole Ariot prosegue la rubrica di poesia contemporanea di poeti nati negli anni ’80, cui Poetarum Silva si dedica ormai da mesi allo scopo di tracciare una mappatura delle poetiche attuali, affermando la necessità della presenza di voci giovani e fresche nel panorama contemporaneo. In ordine sono stati pubblicati Fabio Teti, Greta Rosso, Valentina…
Grazie a tutti, lettori e redattori!!! nc *** The stats helper monkeys at WordPress.com mulled over how this blog did in 2010, and here’s a high level summary of its overall blog health: The Blog-Health-o-Meter™ reads Wow. Crunchy numbers Madison Square Garden can seat 20,000 people for a concert. This blog was viewed about 69,000…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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