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Solo 1500 N. 17: Caro Ivano ti scrivo (lettera a un cantante dimissionario) Caro Ivano, ti scrivo da un treno, nelle cuffie: Discanto. È passata una settimana da quando ho saputo, insomma sai di cosa parlo. La tua decisione di chiuderla qui, di non fare più album, più tour, la rispetto e dopo una settimana…
BIONDO CON GLI OCCHI CELESTI Racconto di Nicola Tonelli « E se adottassimo un bambino?» Lo chiede con occhi disperati. « Potrebbe essere un’idea», rispondo senza convinzione. « Ho tanta voglia di un bimbo da tenere in braccio.» « Ci saranno da compilare documenti.» « Non m’importa.» « Ci saranno colloqui con assistenti sociali e…
Memoria, spaesamento e identità perduta nell’ultimo romanzo di Sebald di Alessandra Trevisan Ricomporre la vita attraverso la memoria, soggettiva, parziale e selettiva, e di fattori-assemblare il proprio album di ricordi attraverso alcune immagini, custodite ma dimenticate: Austerlitz di W. G. Sebald (Milano, Adelphi, 2001) è un romanzo o forse una di quelle forme ai confini…
Andammo poi verso le lagune nere Con gesti lenti e catatonici ( punteggiati da un silenzio immobile) andammo noi verso le lagune morte – le zattere di fiori, le gondole – quella città incastrata tra i giacinti acquatici… Ogni cosa nell’oscurità era in muto avvicinamento: i giacinti rabbrividivano intatti, fuggevoli impressioni di un buio più…
Girovagando nella rete dopo la morte prematura di Steve Jobs, ho rilevato con un po’ di sorpresa quanto rapidamente ed a macchia d’olio si sia diffuso il sentimento di cordoglio per questo tragico evento. Molti hanno espresso il proprio profondo rincrescimento quasi nei termini in cui ci si duole per la scomparsa di un vecchio…
“Certi Ragazzi”, Luigi Romolo Carrino Liberodiscrivere Edizioni, 2011. Io dico il sangue Io dissi il sangue che mi fugge, pronunciava a fiotti da sopra il costato. Diventai una legge naturale, il suono di una cosa piccola sulla Terra, il taglio stesso della bocca mentre poi il giorno, le ferite mi trascorrevano sottovoce e e di…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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