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Tra le righe #6: Rainer Maria Rilke “la traduzione è nella sua essenza etica plurale dell’ascolto” Antoine Berman* Rainer Maria Rilke Der Panther Im Jardin des Plantes, Paris Sein Blick ist vom Vorübergehn der Stäbe so müd geworden, daß er nichts mehr hält. Ihm ist, als ob es tausend Stäbe gäbe und hinter tausend Stäben…
Marzano: per un’etica del corpo tra soggetto e oggetto di sé Maddalena Lotter “Mi è diventato chiaro, per esempio, che il corpo è un potente strumento di comprensione del mondo, di certo non inferiore alla mente” (Lorella Zanardo, Il corpo delle donne, Feltrinelli 2010). Come osserva Zanardo nel suo…
Quando si è in bicicletta la sigaretta se la fuma il vento. Matteo Bianchi Mi piacerebbe fossi seduta comoda sulla poltrona di fronte, nostro vagone trasognato con i graffiti ai finestrini e le porte mezze aperte. Rincuorandoti sornione e a voce mansueta: «è stata una bella giornata, no?» – cercandoti la pelle, una carezza…
Classicismo compulsivo, cosologia ed epica condominiale – appunti di poetica (Luciano Mazziotta) Nel De memoria et reminiscentia Arisotele sostiene che ogni prassi, ogni azione che compiamo resti “impressa”, quasi come un corpuscolo, nella nostra mente, trasformandosi col tempo in quell’epifenomeno chiamato “ricordo”. D’altra parte, famosa è la massima di Cartesio, secondo il quale “noi siamo…
. . . . Enzo Campi Indecidibili sequenze del sempre (Appunti su Esilio di voce di Francesco Marotta) . . . . . . 1. La catena patemica. Il tempo. I fattori e gli elementi che concorrono alla configurazione della poetica marottiana sono svariati e andrebbero presi in considerazione prima singolarmente e poi nelle…
Mentre stavo scongelando il cassetto del freezer, nel frigorifero, con le mani bagnate e fredde, ho ritrovato la scatolina che una volta avevo nascosto dietro il cassetto del tavolo. Quel tavolo che avevo piantato sotto la quercia e che col tempo aveva messo sui rami gemme e germogli a forma di forchette e coltelli. Nella…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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