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da Lettere dal ventre * Se non dormi, scrivi. O prega: il corpo si piega nello stesso modo. Ti alzi, lasci il letto – riprendi i nodi che trascini normalmente al ventre. Hai paura. Anche stanotte. * Dico del ventre come avesse acqua, lo scroscio che annuncia una presenza. Come se fosse mare, abitato, e…
Il Dolore Dell’Ombra, Fabio Puliatti Aletti Editore, 2011 L’autunno del verbo Una madre si è nascosta dietro un muro mentre il gelo piange sulle mani vuote la sua bocca si fa piena di silenzi e il soffitto s’ingiallisceper il fumo. Una madre all’altro lato della vita con la spina della radio dritta in vena ora…
Cinquanta poesie. Da qui dove non c’è vento. Scriverò come Greg cinquanta poesie per ogni paio di mutande che possiedo comprerò una valigia al mercato usato dei ricordi e in un giorno d’ottobre partirò non lascerò tracce tra le foglie brucerò il mio cuore e tutto ciò che è stato tutto ciò che ho desiderato.…
Segnaliamo una rassegna di poesia contemporanea molto interessante e importante, soprattutto perché chi la organizza (Matteo Bianchi e Alessandra Trevisan) è molto giovane. Se la poesia si muove è bello, se la muovono i giovani è bellissimo. La rassegna si svolgerà a Ferrara è partirà il 13 gennaio 2012 (ogni primo venerdì del mese) Qui…
Solo 1500 n. 29: Treno per Dante La metropolitana di Napoli è diversa da quella delle altre città. “Chiaro”, obietterete, in ogni città la metropolitana è diversa. No! A Napoli è più diversa, perché diverse sono le persone. Un po’ di questa diversità credo, sia da attribuire, al relativo poco tempo, ai pochi anni da…
Risucchiata dall’esistenza: Alda Merini e le sue Ballate non pagate di Alessandra Trevisan «Ad una cert’ora della notte non c’è più nulla: solo le parole, un libro, un vecchio calamaio e un foglio. SOLO LA LETTERATURA INTRIDE COMPLETAMENTE la mia vita, e mi salva dalla solitudine». Lo appuntai su un post-it giallo nell’autunno del 2007…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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