A cura di Annachiara Mezzanini
Piccola e leggera, la scimmia dell’inchiostro si palesa al fianco di ogni scrittore, in attesa.
Osserva la mano, lenta, che scorre sulla pagina ancora bianca. E inghiotte, assetata, ogni singola lettera, ogni minima goccia di inchiostro, che va a intaccare quel candore pieno, tondo. Sillaba dopo sillaba finisce il racconto. La sete si placa, ritorna la quiete.
E, dopo, il ronzio delle immagini appena assimilate prende vita dietro i suoi occhi, lucidi e contenti.
Fino alla prossima pagina.
Da Il libro degli esseri immaginari di Borges

