Di Annachiara Mezzanini
Conoscere è un atto di cura, un rituale di sguardi che si intrecciano lungo la via.
Mantenere i rapporti somiglia a un farmaco, pozione letale, che lega le caviglie e distorce i pensieri, inebriati dalle risa stonate. Rami di edera avvinghiano le gambe, cola lento il dolce veleno. Nel madrigale delle relazioni, resto spesso un passo indentro e perdo il ritmo. Così, mi siedo e osservo la melodia che si staglia oltre l’occhio e rimango catturata dalla leggerezza delle movenze altrui.
Parlerò di loro, un giorno, del lieto respiro finita la danza.
Mantenere i rapporti somiglia a un farmaco, pozione letale, che lega le caviglie e distorce i pensieri, inebriati dalle risa stonate. Rami di edera avvinghiano le gambe, cola lento il dolce veleno. Nel madrigale delle relazioni, resto spesso un passo indentro e perdo il ritmo. Così, mi siedo e osservo la melodia che si staglia oltre l’occhio e rimango catturata dalla leggerezza delle movenze altrui.
Parlerò di loro, un giorno, del lieto respiro finita la danza.

