Franzobel, Ode a Milano

Franzobel

Franzobel, Ode a Milano

Franzobel (Franz Stefan Griebl) vive a Vienna, ma ha scritto molto sull’Italia. Nel 2012 pubblicherà, per i tipi della casa editrice Zsolnay, un libro con una storia che si svolge in gran parte a Roma. A una città italiana è dedicata la poesia che propongo come introduzione alla lettura di Franzobel, Ode auf Mailand, nell’originale e nella mia traduzione in italiano.

Ode auf Mailand

Mailand, meine Lieben, hat etwas Kurioses.
Schon daß es einzig ist, unwiederholbar,
macht so schnell ihm keiner nach.
Mailand, meine Lieben, hat etwas Furioses,
leicht perverses, weil es so x-beliebig kommt.
So krummbeinig. So rundherum daher.
Es schmeckt nach Marzipan und Knoblauchbrot,
nach lauen Lüftchen, Huschhuschhusch,
nach Jetzt-will-ich-nicht-alleine-sein.
Kalt ist es wie Leberkäse, ausgeraucht,
und warm wie Spucke da im Mund.
Es grinst, wenn es die Gänsehäute
die Rücken runterlaufen sieht, und weint,
wenn man ihm ungerührt entgegentritt.
Mailand, es bringt nichts, nimmt nichts mit,
ist einfach da, macht sichs bequem.
Mailand, meine Lieben, ist etwas Kurioses.
Schon daß es einzig ist, unwiederholbar,
macht so schnell ihm keiner nach.

Ode a Milano

Milano, miei cari, ha qualcosa di curioso
Già il fatto che sia unica, irripetibile,
non è che si possa imitare così facilmente.
Milano, miei cari, ha qualcosa di furioso,
leggermente perverso, perché ritorna così a piacimento.
Con le gambe così storte. Quindi così tutt’intorno.
Sa di marzapane e pane all’aglio,
di ariette tiepide, sussussussussu,
di adesso-non-voglio-star-da-solo.
È fredda come Leberkäse, arrosto senza più fumo,
e calda come saliva nella bocca.
Sogghigna quando vede le pelli d’oca
scorrere lungo le schiene, e piange,
quando le si va incontro impassibili.
Milano, non porta a niente, niente si porta via,
c’è, semplicemente, e si mette comoda.
Milano, miei cari, ha qualcosa di curioso.
Già il fatto che sia unica, irripetibile,
non è che si possa imitare così facilmente.

(traduzione di Anna Maria Curci)

Franzobel legge qui Ode auf Mailand

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Il mio grazie va a Franzobel e all’amico e compagno di studi universitari Antonio Ventresca, per la lettura critica della traduzione e per la preziosa consulenza.

6 risposte a “Franzobel, Ode a Milano”

  1. Il vostro apprezzamento mi conforta nella percezione dei testi di Franzobel, ‘innovativi con senso’, nei quali la ricerca linguistica acquista notevole spessore. Il mio saluto riconoscente a tutti coloro che sono passati di qui.

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  2. Ciao, Gianni! Uno sguardo su Milano, quello di Franzobel, che, pur dall’esterno, mi pare che vada al cuore di alcuni aspetti della città che tu conosci e racconti nella tua scrittura in versi e in prosa. Grazie a te, a.m.

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