quale pioggia ha fatto di te
un torrente e quanto tempo è passato
dal brivido alla piena?
non ho trattenuto la spinta
il taglio è partito dal cuore
nella curva stretta della discesa
ho intuito il senso delle rocce, la direzione
con forza mi sono opposta alla diga
alle mani che facevano muro
ed è stato un dilagare di cocci, le pareti
la casa, l’intera foresta dei dubbi
strappata alle furia, rigenerata
dentro ogni grido
ho tentato una difesa
armato le spalle ma ora che importa
se
scomposta e felice
s’incammina la vita
illesa


7 risposte a “defrag”
un crescendo di immagini fino alla chiusura che appaga
anche nel restare “illesa” può accettarsi un cammino
grazie all’autrice
Elina
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Ad ogni frammentazione segue una riallocazione, una ristrutturazione, un nuovo ordine. Ne usciamo sempre a pezzi. L’ipotesi di felicità che ci è concessa non sta nell’illusione dell’integrità ma nella coscienza della disintegrazione e nell’intelligenza con cui proviamo a far combaciare i pezzi, tra una rottura e l’altra.
Un abbraccio,
Giovanni
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sottoscrivo, perché non potrei dire meglio.
complimenti Anna!
n.
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tre testi in uno, tre per-corsi, in un fiume di diramazioni.f
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sì, anche io sottoscrivo :)
un abbraccio.
s.
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grazie, siete molto cari.
Giovanni hai espresso molto bene ciò che volevo dire, in particolare dove dici:
“… nella coscienza della disintegrazione e nell’intelligenza con cui proviamo a far combaciare i pezzi, tra una rottura e l’altra”.
un abbraccio a tutti voi.
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Brava, Anna.
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