Sergio Davanzo
fino a te la riva di ponente
in un flusso d’ aria
anime generate attorno ad una vela
un corpo immerso in un fluido
mobile della ca(u)sa
u n a v a r i a t a velocità locale
di ogni punto vela
tu-
re
fluido incomprimibile
che correndo varia le sue azioni
l i n g u e f a c e n d o sè quell’es-
pressione agente sulla vela. A pezzi
l’immaginario è vento
che la vela frammenta sopra
il vento e sotto cercando
la forza la totale in-
portanza. Aereo sulle ali
sui ponti delle tante terre il conduttore è
vento porta generata da una sola depressione
sotto la linea di azione perpendicolare raccorda
media la vela
profila l’es-
posizione al flusso
quell’aria nei due
segmenti della curvatura
il lento scorrere del profondo
e la superficiale tensione ampia
sull’empietà del tempo
le due facce della tela spinta in quel
avanzare e nel mancato ritrovamento del re-
siduo sottile alito che porta alla deriva
e di bolina secondo alt(r)a retta
porta la barca al limite del viaggio
sotto il pelo dell’acqua
in uguale intensità
del flusso vento apparente or-
mai sulla vela
di prua accogliendo ancora un vento
che scema il prossimo
ormai unico stretto
ponente.
.
Prendendo il vento sulle alt(r)e esche– f.f.
.
http://fernirosso.wordpress.com/2010/02/26/e-di-bolina-risalgo-fino-a-te-la-riva-di-ponente/
5 risposte a “E di bolina risalgo”
Di bolina… un modo di prendere la vita, o sbaglio?
Ciao
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Mi riferivo alla fase… di ritorno della vita, quella che dirige a “ponente”, dopo aver virato, alla boa.Ciao,ferni
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Un pezzo strano,questo.Parla di barche, di tecniche di navigazione come se si trattasse di vita.Interessante.V
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Unico-stretto-ponente.
L’ho riletta molte volte ma non credo di essere riuscito a coglierla completamente – c’è qualcosa che…scivola.
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Dante parla del cammin di nostra vita e dice che nel mezzo ci troviamo. Se leggessi letteralmente direi che il mezzo l’ho oltrepassato e dunque sono all’altra metà del percorso.Se leggo “mezzo” come mezzo di cammino, di trasporto (in senso lato), allora la vita stessa è il cammino. Ma anche Dante, più e più volte fa riferimento ad un viaggio in acqua, attraversa fiumi e addirittura il mare quando approda al purgatorio, per non parlare di una navigazione celeste, visto che è cosmico il suo viaggio.
Anche lui gira attorno alla boa, che poi è una delle tante nascite, oltre le tante morti, che ha vissuto attraverso tutti quelli che ha incontrato. Personalmente riflettevo sul viaggio della vita che, paradossalmente, si fa verso la morte, e ci si arriva di bolina, appunto, con queste forze che ci portano pur esercitando, di contro, resistenza. Spero di essere riuscita a spiegarmi…resta che in mare la rotta…non è una strada!Grazie per l’attenzione,ferni
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