12/09/’07
a dl
Perché parlarne?
Restano,d’accordo,ma esausti
per continue richieste d’infinito
silenziano i libri,la mente
non pronuncia voto di obbedienza-
guardali pure i venti ringhiosi,le brezze rinfrescanti,
ma non schierarti:
non ha prestigio,nome da difendere,
non le importa se eccentrica
la pensano o bislacca-
parla da sola luce,
a volte ride.
25/11/’07
a C.
Rinnegano il vento,il fogliame:
agli alberi adolescenza fa paura,
puoi sentirla quell’ansia di radici
appiccicarsi peggio di umido,di miele-
per te per loro terra di assedio il corpo,
chi la difende chi la protegge
dal transito di armenti,forse nuvole?
Ma non ordina né chiede
la voce del creato,
tua definita forma le provoca
il soffoco,l’ansia:
ve la scambiate a vicenda,
vecchie amiche alle prese
con capi da buttare.
05/05/’07
a G.S.
Splendido,ti corre scossa blu-elettrico
se tocchi poesia-
di solo bianco e solo seme gettano
corpi analfabeti,
li senti mentre dimenano,
sai persino schivare
gelosa diffidenza del tuo cielo-
ma dimora l’anima banchisa
quando scatta di colpo
quando senti cadere
tornadi, rosso, passione
quando l’acqua stanca
di amori in corto circuito
a verde ferita gonfia e slenta.
25/10/’07
a dl
Ti raffigurano spesso
nel folto di una boscaglia:
non perdiamo tempo,d’accordo,
si concedono sospiri e fili d’erba,
consumate da febbre dei giorni
corrono le stelle,ti ripeti-
ma non vedi che luna sterza
schivando per miracolo
indisciplina di stelle?
Anima,tolleranza zero,
imponi le tue regole ricorda:
te la sfregiano i rumori
se tra il rassegnato e il filosofico
incustodita lasci notte.
26/09/’07
a M. G. R.
Ti ripete di lasciarla in pace:
abita un blu vuoto,
per soli arredi costellazioni marginali,
cibo senza sapore,
cielo ruvido contorto-
ti limiti a uno scatto,un’istantanea
mentre la guardi levare
su antracite dei muri-
è questo il gregge,
pastora di anime stanziali
di miele amaro raschiati labbra
e sopravviva sfida:
donne dai volti opachi spiegano
la transizione impervia,
anche tu donna,luna,non offrire
solito pretesto di sindromi,bambini,
non accampare silenzio,soliti motivi,
non piangerti addosso che sei donna.

5 risposte a “Cinque poesie”
Il tuo stile impervio e inaccessibile continua da affascinarmi.
Benvenuta Gabriella!
Luigi
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Cara Gabriella, sono felice che Luigi ti abbia fatto approdare in questo porto, che spero ti sia dimora accogliente.
grazie per questi versi… benvenuta.
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è lo stile tipico di chi scrive lettere
in fondo quando scriviamo una lettera scriviamo “di noi”a noi stessi
versi scritture molto sensibili
ciao Gabriella, avremo modo di leggerti
elina
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amo le lettere.
il foglio che tocchi, la penna o la matita che stringi ed il pensiero fermato su di te verso gli altri.
abbiamo perso questa ricchezza?
non so se il tuo scrivere è ‘epistolare’, non sono brava a distinguere e definire (tantomeno a commentare…) però so cogliere, gabriella.
è tanto quello che offri nelle tue parole, grazie!
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Grazie a Natàlia per il suo benvenuto ed a voi tutti per aver accolto ed apprezzato la mia parola.
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