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Per Marina Cvetaeva esistevano due specie di poeti: i poeti-fiume, che scrivono seguendo un corso e uno sviluppo, e i poeti-lago, le cui opere scaturiscono attorno a un’unica ossessione. Il lago di Giorgio Vasta è Palermo, o meglio, il senso di profondo spaesamento che gli procura Palermo, l’incapacità di coincidere del tutto con la città che…

Tu non mi ami molto. Tu rifiuti in me una saggezza opposta a quella che t’insegnano i tuoi maestri, e nel mio abbandono ai sensi, un metodo di vita in antitesi alla severità del tuo, e che pur tuttavia gli è parallelo. Non importa: non è necessario che tu mi comprenda. Vi è più d’una…

«(…) Non voglio credere che se ne va, eppure è certo che se ne andrà. Fin davanti alla ghigliottina, l’uomo non crede mai al definitivo» Drieu La Rochelle, Gilles Nelle fotografie appare in giacca di buon taglio, mouchoir de poche piegato con cura, gilet e cravatta annodata stretta. Gli occhi liquidi, melanconici, di…
Di Annachiara Atzei In poesia, ad accrescere il valore di un testo, non concorre solo il puro significato delle parole utilizzate, ma anche l’influenza del significante e l’aspetto fonico-sonoro che queste richiamano. Le figure retoriche, il ritmo e le scelte lessicali sono inevitabilmente portatrici di un pensiero inconfondibile perché trova la radice nell’esperienza soggettiva…

Fra le tante mirofore individuate dalla tradizione del cristianesimo ortodosso, ovvero quelle donne che secondo il Nuovo Testamento seguirono Gesù nei momenti cardine della sua esistenza terrena, ci sono tre figure che sono entrate a far parte di un complesso e fascinoso immaginario comune che ha coinvolto le arti tutte, dal cinema alla letteratura, passando…

Esistono tra cinema e letteratura corrispondenze segrete, che vanno ben oltre la mera trasposizione di un romanzo sul grande schermo. ‘Dopo il cinema. Le domande di una regista’, pubblicato da e/o all’interno della “Collana di pensiero radicale”, ne è una vivida dimostrazione: in conversazione con Goffredo Fofi, Alice Rohrwacher riflette sul proprio percorso da regista,…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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