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Di Annachiara Mezzanini A volte non capisco quale sia il mio ruolo. Mi immagino attorniata dai vapori della stanza, ammaliata dalla frenesia della danza delle parole che qualcuno pronuncia svelte difronte ai miei occhi. Le orecchie impazzite cercano di tirare i fili di quei discorsi improvvisati, che si accavallano e, subito, mi ritrovo attratta dalle…

Contemplando uno strapiombo di Capri ho provato il desiderio violento di buttarmi giù. Eppure non è stato un desiderio funesto, anzi, il contrario. È durato un attimo, il tempo di formularlo e poi tornare presente a me stessa. Subito dopo ho compreso che non è stato un parto spontaneo della mia mente, ma un anelito…

Di Giulia Bocchio C’è un certo modo di vivere, assorbire e scrivere poesia che potrebbe ancorarsi, senza troppi equivoci o associazioni surrettizie, a quella Vertigine della lista di cui scrisse magistralmente Umberto Eco. L’esigenza di esprimere ciò che si manifesta tanto imprendibile, quanto assurdo e linguisticamente frastagliato si appoggia letterariamente e letteralmente ai confini dell’indefinito,…

Di Annachiara Atzei Quanto più si viene dal margine, tanto più l’immaginazione e il desiderio di essere da un’altra parte ci sovrastano. E, come se una coltre scendesse sopra le cose conosciute, quello che a lungo ci ha nutrito non basta più. Ma c’è sempre qualcosa che crea un legame con l’origine: la…

Di Annachiara Mezzanini È solo un momento, che concretizza gli anni passati a studiare e obbliga all’attesa. È un momento che affligge gli animi, ma di cui si ricorderà con nostalgia l’odore. È un attimo in cui si prende fiato e si tasta il palato, cercando di comprendere appieno le note che riverberano in bocca,…

Di Annachiara Atzei Nel duro scontro della mente contro sé stessa qualcosa riaffiora: siamo noi. La scissione psichica crea il doppio. Il doppio non è altro che la proiezione di un conflitto intimo e profondo che porta con sé la liberazione interiore. Tutto questo, a caro prezzo: incontrare l’altro, dimenticarlo, o addirittura ucciderlo. L’io,…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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