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Di Annachiara Mezzanini Alternando il quotidiano con l’onirico, Maggie Nelson apre al lettore un varco verso il suo dolore, un varco che non è solo confessione ma anche elaborazione e costruzione. Pathemata, come suggerisce il titolo stesso – dal greco, “ciò che si patisce” – è il diario di una ferita, una ferita che…

A cura di Annachiara Atzei Nell’attuale periodo storico, schiacciato dalla sua stessa brutalità e dalla minaccia del collasso ambientale, l’uomo si trova costretto a imparare un nuovo codice dello stare al mondo. In questa sua condizione di “animale estremo”, si misura con la città che cresce caoticamente intorno a lui, con una natura offesa…

Di Gabriele Doria Le agiografie dei santi sono colme di coincidenze, fondano su di esse parte del loro potere incantatorio: è un eterno ritorno del banale. Non fa eccezione la vicenda di Santa Rita da Cascia, la Santa dei casi impossibili, dalla vasta popolarità e dalla notevole esiguità di certezze storiche. Quasi a volere…

A cura di Annachiara Mezzanini La sfinge dei monumenti egizi (che Erodoto chiama androsfinge, per distinguerla dalla greca) è un leone accovacciato, con testa d’uomo; rappresentava, si congettura, l’autorità del re; e custodiva i sepolcri e i templi. Altre sfingi, nei viali di Karnak, hanno testa di montone, l’animale sacro di Ammone. Sfingi barbute…

Poetarum Silva – insieme al Premio Didot – apre le porte alle giovani lettrici e ai giovani lettori: un invito speciale agli studenti che amano la letteratura. La nostra redazione, da sempre attenta a intrecciare parole e generazioni, è felice di annunciare un nuovo progetto dedicato agli studenti delle scuole superiori. In particolare, agli alunni…

Intervista a cura di Annachiara Mezzanini Seduta nell’aula studio all’ultimo piano dei Tolentini, ad uno dei banchi dal cuore nero – fuori, il primo temporale dell’anno non lasciava più intravedere il campanile dei Frari e mi ricordava che non avevo portato con me l’ombrello – conobbi Astarte Edizioni per la prima volta. Era l’instabile…

Nulla di vero è stato mai completamente reale.
Ogni vicenda ha più versioni, più verità, più bugie, più io, le narrazioni sono doppie, non c’è un filone, c’è l’estro. Uno spazio etereo fra realtà e immaginazione, lì vale tutto per noi.
Ci sono storie, poesie, racconti, critiche, autrici e autori che non vivono di un’unica interpretazione. Che non la vogliono e non la cercano, un’unica interpretazione.
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