A cura di Annachiara Mezzanini
Identità
Quel che passa attraverso i pori della pelle e il primo strato di grasso, contaminazione del mondo, si incanala tra i capillari e i frammenti di cellule. Assorbito dal sistema, raggiunge la scatola cranica e si insinua tra le pieghe della mente. Viscido, distrae tessuti e ossa. È un manto impercettibile, ma che cambia i connotati. È l’identità con la quale veniamo riconosciuti dagli altri, maschera che sovrapponiamo al nostro volto, specchio di carta stagnola entro cui ci immergiamo in cerca di un
significato multiforme.

