Di Annachiara Mezzanini
Una parentesi d’afa mi circonda il volto e la canicola di questi giorni mi accarezza con mano pesante la fronte, lasciandomi un retrogusto metallico, che mi impasta la bocca.
Cerco riparo all’ombra degli occhi a me più cari, quelli che mi hanno vista mutare, quelli che oggi stanno imparando a conoscermi. Ricordo e ripenso, in un costante turbinio di idee che mi conducono altrove, dentro questa stanza. Immobile, viaggio e apprendo aspetti di me che non sapevo di incarnare. Rido e mi dispero, faccio e taccio, vado avanti di qualche pagina, ma non finisco mai il libro. Mi lamento della consistenza delle cose, che mi turba e lascia le mani intorpidite. Mi diverto a osservare gli altri, immagino le loro vite e ripenso alla mia.
In questa cornice di pensieri mi soffermo a riflettere e con lo sguardo divoro tutto quello che mi sta attorno.

